P R O S S I M A M E N T E

Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore

lunedì 9 dicembre 2013

Italia/Ue: presidenza italiana, bozza calendario, prospettive

Scritto per EurActiv lo 09/12/2013 

Sarà una riunione dell’Eurogruppo, lunedì 7 luglio, seguita da una dell’Ecofin, martedì 8, ad aprire l’attività del Consiglio dei Ministri dell’Ue nel semestre di presidenza di turno italiana del Consiglio dell’Unione, dal 1° luglio al 31 dicembre 2014. I momenti clou saranno i Vertici europei del 23 e 24 ottobre e del 18 e 19 dicembre, entrambi a Bruxelles.
 
Sono indicazioni ricavate dalla bozza di calendario della presidenza di cui EurActiv.it è in possesso e che pubblica sul proprio sito www.euractiv.it. La bozza, già trasmessa a Bruxelles, è ancora soggetta a variazioni e integrazioni: prevede la consueta teoria di riunioni ministeriali formali e informali nelle varie formazioni, alcune con scadenza mensile –Affari generali, Esteri, Ecofin, Agricoltura, etc.-, altre con scadenze più rarefatte. Il mese d’agosto è quasi completamente libero da appuntamenti. Gli incontri informali, com’è tradizione, si svolgeranno in Italia.
Dopo la prima riunione a livello ministeriale del comitato di pilotaggio della presidenza, il 7 agosto, la preparazione della presidenza sta proseguendo con le riunioni, con ritmo quasi quindicinale, di un gruppo tecnico, coordinato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi, mentre il comitato a livello ministeriale dovrebbe di nuovo riunirsi a breve.
Fra i funzionari e i diplomatici che la preparano, a Palazzo Chigi, alla Farnesina e a Bruxelles, c’è piena consapevolezza che la presidenza italiana coinciderà con un momento difficile per l’Unione e per le sue Istituzioni, tutte in fase di rinnovamento –Commissione, Parlamento, Consiglio-. Il che condizionerà la possibilità di ‘fare maturare’ nel semestre dossier e decisioni, anche se potrebbe esaltarne il carattere propositivo e programmatico, magari la spinta verso la “correzione di rotta” per crescita e occupazione di cui spesso parlano il presidente Napolitano e il premier Letta.
Questa consapevolezza è finora meno evidente nelle dichiarazioni politiche. Ci sarà da fare fronte alla crisi di fiducia tra i cittadini e l’Unione, che potrebbe trovare un riflesso nella partecipazione alle elezioni europee del maggio prossimo e nei risultati del voto; e, nel contempo, bisognerà evitare che, fra le Istituzioni stesse, si creino tensioni e fratture, ad esempio quando si tratterà di designare, da parte del Consiglio europeo, il nuovo presidente della Commissione europea e di votarne poi l’investitura da parte del Parlamento europeo.
Nelle diatribe anche procedurali sulle nomine, c’è il rischio che venga meno il rapporto di fiducia Consiglio / Commissione, anche se una dialettica fra le Istituzioni è fisiologica e se, su molti temi, ad esempio sul bilancio, c’è spesso stata in passato una sorta di alleanza Parlamento / Commissione contro il Consiglio.
Ad accrescere gli impacci, nel semestre italiano saranno rarefatte le proposte della Commissione, perché è probabile che l’attuale si concentri, d’ora in avanti, più sul portare avanti i dossier già trasmessi al Consiglio e al Parlamento che sul lanciarne di nuovi, mentre la nuova sarà troppo fresca di nomina per sfornarne di nuove. Ma è comunque prevedibile che alcuni dossier già aperti, come l’Unione bancaria e l’immigrazione, non siano chiusi prima della metà del 2014.

Nessun commento:

Posta un commento