P R O S S I M A M E N T E

Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore

martedì 26 agosto 2014

Immigrazione: Italia/Ue, giù i barconi, su le polemiche

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 26/08/2014

Più i barconi (dei migranti) vanno a fondo nel Mediterraneo, più salgono di tono i battibecchi senza costrutto tra Italia ed Ue. Il Governo Renzi si rivolge alla Commissione europea, che lo rinvia alle decisioni del Consiglio dei Ministri dell’Unione: i soldi non ci sono perché i 28 – Italia compresa – non ne destinano abbastanza nel bilancio comunitario all’emergenza immigrazione.

Sostituire Mare Nostrum con Frontex, l’operazione europea di controllo delle frontiere, “non è ipotizzabile perché non ci sono né fondi né mezzi”, ripetono i portavoce dell’Esecutivo dell’Ue. Richieste, o addirittura pretese in tal senso, da parte delle autorità italiane suonano pretestuose, perché Roma è al corrente della situazione; e, comunque, non hanno possibilità di essere accolte.

Si può al massimo pensare al lancio di un’operazione Frontex Plus, in appoggio a Mare Nostrum, riducendo gli oneri per l’Italia. La questione sarà oggi discussa a Roma, in un incontro fra esperti della Commissione e di Frontex e responsabili italiani. Le conclusioni dei tecnici faranno da tela di fondo all’incontro, domani a Bruxelles, tra il ministro Alfano e la commissaria Cecilia Malmstroem, “sconvolta” dalle ennesime tragedie nel Mediterraneo.

Domenica, in un tweet, Alfano aveva scritto: "O la questione immigrazione viene presa in mano dall'Europa o l'Italia dovrà adottare le proprie decisioni". Ieri, Sandro Gozi, sottosegretario agli Affari europei, ha chiesto all’Unione “coerenza” con le conclusioni del Vertice di giugno nel condividere la gestione dell'emergenza: "Il Mediterraneo non può essere un cimitero dell'indifferenza e dell'egoismo".

Primo passo, un aumento dei fondi e, quindi, delle capacità di Frontex: decisioni che spettano, però, ai governi, non alla Commissione.

Che ha appena pubblicato un dossier per confutare alcune affermazioni dei politici italiani: titolo, ‘Allarme immigrazione: l'Ue lascia l'Italia da sola. Sarà vero?'. Chiara la risposta: “Se ci si riferisce alla Commissione è falso, perché la Commissione ha offerto tutto il supporto finanziario e logistico previsto dalle competenze che gli Stati le hanno conferito. Se invece la critica va a questi ultimi, si può affermare che si può fare di più in termini di solidarietà”.

Nel 2007-2013 l'Italia ha ricevuto dall'Ue 478 milioni di euro, una grossa fetta dell’insieme dei fondi per immigrazione e asilo. Per il 2014-2020 sono stanziati oltre 310 milioni dal Fondo asilo e immigrazione (Italia secondo beneficiario) e oltre 212 milioni dal Fondo per la sicurezza interna.

E dopo la tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013 costata la vita a 366 persone, Bruxelles ha dato 30 milioni per incrementare la capacità delle strutture di accoglienza e di assistenza sanitaria e per sostenere Mare Nostrum. Frontex è stata rafforzata e resa più efficiente, ma resta una piccola realtà.

Però c’è pure chi mostra insofferenza per le rimostranze italiane, come il ministro degli Interni bavarese Joachim Herrmann (Csu), che giudica “sfacciato” l’atteggiamento di Alfano, sostenendo che l’Italia aggira le procedure dell’Ue per ridurre il numero delle richieste di asilo da gestire.


In base al regolamento Dublino II, il paese di primo ingresso nell'Ue è quello cui spetta valutare domande di asilo o di riconoscimento dello statuto di rifugiato. Ma, nonostante i massicci arrivi, l’Italia (meno di 28mila nel 2013) è dietro Germania (oltre 126mila), Francia, Gran Bretagna e persino Svezia nelle domande di asilo.

Nessun commento:

Posta un commento