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sabato 2 agosto 2014

Nomine: Juncker e i nomi in campo, scaramucce italiche

Scritto per EurActiv.it lo 02/08/2014, su dispacci d'agenzia

Le punture di spillo a distanza tra Italia e Ue diventano boomerang di polemiche interne, mentre Jean-Claude Juncker conincia a lavorare al puzzle dell’attribuzione delle competenze nella sua nuova Commissione europea, complicato dal fatto che più d’un Paese hanno indicato una rosa di candidati. E a complicare l’esercizio c’è il fattore di genere: le donne nell’Esecutivo devono essere almeno nove.

Nella sua e-news, il premier Matteo Renzi ha scritto: "Il messaggio di Juncker di più flessibilità e l'annuncio di nuovi investimenti per 300 miliardi sono ottimi primi passi e una innegabile vittoria delle proposte italiane". E ha aggiunto: "Vigileremo perché dalle parole si passi ai fatti".

Il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta gli ha risposto su Twitter: "Renzi chiede a Juncker dove prenderà i 300 miliardi del piano per l'Europa. E lui dove prenderà i soldi per pagare le promesse fatte agli italiani?".

Scaramucce verbali, a ridosso di un week-end di tregua europea. Dal 31 sera, la squadra di Juncker è praticamente fatta, anche se la lista dei candidati è aperta per le opzioni multiple di vari Paesi (e per l’incertezza legata a Federica Mogherini).

L’ultimo esempio di opzioni multiple è olandese: il premier Mark Rutte, candidato alla presidenza del Consiglio europeo, ha trasmesso una ‘short list’ al presidente Juncker, senza renderla pubblica. Secondo indiscrezioni di stampa, i candidati sarebbero Jeroen Dijsselbloem, ministro delle Finanze e attuale presidente dell'Eurogruppo –a Bruxelles, potrebbe occuparsi della disciplina di bilancio-, Frans Timmermans, ministro degli Esteri, e Lilianne Poumen, ministro per il commercio estero.

Il ministro degli Esteri è stato candidato dall’Italia come Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza europea. E, se non dovesse ottenere quel posto, che viene attribuito dai capi di Stato e/o di governo dei 28, potrebbe non essere lei l’elemento italiano della Commissione Juncker.

All’appello delle designazioni, mancano solo il Belgio che non ha governo al momento (ma s’attende una decisione per metà agosto) e la Bulgaria, dove c’è una situazione analoga (lì, però, la commissaria uscente Kristalina Georgieva viene data in pole position).

La lista resterà, comunque, modificabile fino a settembre, perché Juncker la finalizzerà e la renderà pubblica solo dopo il Vertice delle Nomine bis del 30 agosto. Gli Stati hanno quindi modo e tempo, volendolo, di cambiare candidato.

Di seguito, una tabella dell’ANSA dei candidati per Paese, con l’appartenenza politica e i desideri di portafoglio ipotizzati –manca il Belgio-:
Lussemburgo: Jean-Claude Juncker, Ppe, presidente;
AUSTRIA: Johannes Hahn (confermato), Ppe, ricerca (dagli Affari regionali);
BULGARIA: Kristalina Georgieva (confermata), Ppe, Alto Commissario (dagli Aiuti umanitari);
CIPRO: Christos Stylianides, Ppe , ????;
CROAZIA: Neven Mimica (confermato), Pse, ??? (dai Consumatori);
DANIMARCA: Mette Gjerskov o Christine Antorini, Pse, Istruzione;
ESTONIA: Andrus Ansip, Alde, ???;
FINLANDIA: Jyrki Katainen (attualmente interinale), Ppe, Industria;
FRANCIA: Pierre Moscovici, Pse, Economia;
GERMANIA: Gunter Oettinger (confermato), Ppe, Energia –conferma-;
GRAN BRETAGNA: Jonathan Hill, Ecr, mercato interno;
GRECIA: Dimitris Avramopulos, Ppe, Immigrazione;
IRLANDA: Phil Hogan, Ppe, ???;
ITALIA: Federica Mogherini, Pse, Alto Rappresentante;
LETTONIA: Valdis Dombrovskis, Ppe, ???;
LITUANIA: Vytenis Andriukaitis, Pse, ???;
MALTA: Karmenu Vella, Pse, ???;
OLANDA: Jeroen Dijsselbloem o altri due, Pse, Economia;
POLONIA: Radosław Sikorski, Ppe, Alto Rappresentante;
PORTOGALLO: Carlos Moedas, Pse, ???;
REP. CECA: Vera Jourova, Alde, ???;
ROMANIA: Dacian Ciolos (confermato), Ppe, Agricoltura –conferma-;
SLOVACCHIA: Maros Sefcovic  (confermato), Pse, ??? (dal personale);
SLOVENIA: Alenka Bratusek o altri due, Alde, ???;
SPAGNA: Miguel Canete, Ppe, Commercio;
SVEZIA: Cecilia Malmstroem (confermata), Alde, Sviluppo (dagli Affari Interni);
UNGHERIA: Tibor Navracsics, Ppe, ???.

1 commento:

  1. Certo che é più complicato ragionare in ottica europea. Al contempo apre un po' la visuale asfittica italiana dove si continua a citare PD/FI/M5S/Lega/Sel... Si respira.

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