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giovedì 28 agosto 2014

Nomine: -2 a Vertice, bordate -a vuoto- anti-Mogherini

Scritto per EurActiv il 28/08/2014

Bordate mediatiche contro la designazione di Federica Mogherini ad Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza europea. Ma i tiri ad alzo zero di quotidiani molto prestigiosi non sembrano potere modificare l’orientamento dei leader dei 28, propensi ad insediare, ai vertici delle Istituzioni europee, come già fecero nel 2009, personaggi che non diano loro né ombra né prevedibilmente fastidio.

Il Consiglio europeo di sabato 30 deve decidere, oltre all’Alto Rappresentante, il suo presidente ed eventualmente il presidente dell'Eurogruppo. Contro la nomina del ministro degli esteri italiano, si schierano sia il Financial Times sia Le Monde, che titola esplicitamente: “Diplomazia europea: la scelta sbagliata”.

Un editoriale del Financial Times sottolinea come un Alto Rappresentante forte sia di fondamentale importanza per contribuire a smorzare le differenze che ancora i governi europei hanno nell'ambito della politica estera. Per l’FT, se il ruolo andasse alla Mogherini “sarebbe una delusione”, perché l’Ue avrebbe potuto puntare su personalità di maggior spicco come l’attuale ministro degli esteri svedese Carl Bildt o quello olandese Frans Timmermans”.

Le Monde, invece, segnala che “con ogni probabilità il Consiglio europeo sceglierà la Mogherini per succedere alla britannica Catherine Ashton alla testa della diplomazia europea. E se lo scenario si confermerà, “sarà un triste giorno per l’Europa”

Il giornale motiva la pesante affermazione. La Mogherini, scrive, “portata avanti con perseveranza dal premier Matteo Renzi, soddisfa numerose condizioni: è una donna (e ce ne sono poche al vertice dell’Ue), è socialdemocratica (e ciò è buono per gli equilibri politici), consente all’Italia di piazzare una pedina ad alla signora Merkel di fare una concessione a Renzi di cui ha bisogno per appoggiare la propria strategia economica. E’ perfettamente anglofona e francofona. Tutte le caselle sono riempite”.

Tutte tranne una: “l’esperienza e il prestigio personale”. Torna, dunque, il discorso fatto dall’FT della mancanza di autorevolezza della Mogherini. Mentre non salta più fuori lo spettro, agitato soprattutto dai Paesi dell’Europa centrale e orientale, dell’atteggiamento ‘filo-russo’ della diplomazia italiana.

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