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venerdì 8 agosto 2014

Italia/Ue: filo-russi per gli europei e capro espiatorio per Putin

Scritto per Il Fatto Quotidiano dello 08/08/2014

Italiani pro-Putin, ciucci e mazziati. A Federica ‘la filorussa’, i Paesi Ue dell’Europa centrale fanno lo sgambetto con candidati rivali nella corsa all’Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza europea. E Putin le tira indietro le pesche: mica frutta marcia, bella matura, buona da esportare. Bel successo per la politica estera dell’Italia, presidente di turno del Consiglio dell’Ue.

All’inasprimento delle sanzioni contro la Russia per la crisi ucraina, Mosca risponde colpendo l’export europeo (ed americano) agro-alimentare, un affare italiano da 700 milioni di euro l’anno.
Proprio mentre Roma sollecita a Bruxelles misure d’emergenza per la crisi delle pesche, in sovrapproduzione, con un crollo dei prezzi, Mosca ci mette un carico da 40 e affonda il settore.
Ai timori italiani, l’Ue risponde con un consulto beffa: i prezzi scendono perché nel 2013 erano saliti; ci rivedremo per riparlarne. 

L’Italia si ritrova tutti contro: i partner europei, che la bollano come l’amica di Putin, e la Russia, che la tratta da ventre molle dell’Ue. Meglio colpire con ritorsioni l’Italia che la Germania, parimenti dipendente dall’energia russa.

E non speriamo troppo nella comprensione del presidente eletto della Commissione europea Juncker, che, in interviste, fa l’accomodante, con una punta di veleno: “L’Italia filorussa? Lo è sempre stata, pensate a Berlusconi. Non è rimprovero da fare alla Mogherini. Però bisogna capire le ansie e le riserve dei Paesi dell’Europa centrale di fronte alla crisi ucraina”.

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