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martedì 17 gennaio 2012

Ue: crisi, S&P, Sarko nei guai e Monti coi piani all'aria

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 17/01/2012. Il tema pure su www.euractiv.it il 16/01/2012

La risacca dell’onda di S&P risucchia il calendario europeo di questa settimana e lo stravolge. Il Vertice triangolare di Roma tra Mario Monti, Nicolas Sarkozy e Angela Merkel, previsto venerdì 20 gennaio, slitta a febbraio, cioè dopo il Vertice europeo di fine mese. Il rinvio nasce da una richiesta francese per "urgenti impegni di natura interna" del presidente Sarkozy. Ma non fa gioco al premier Monti: il Professore avrebbe preferito presentarsi agli appuntamenti collegiali della prossima settimana, eurogruppo, Ecofin, Consiglio europeo, dopo avere concordato con Germania e Francia una piattaforma comune.

La ‘sentenza’, molto discussa, di ‘retrocessione collettiva’ dell’affidabilità di quasi tutta l’eurozona, emessa con scelta di tempo sospetta da S&P, fa pure da tela di fondo all’incontro, a Roma, tra il presidente del Consiglio italiano e il presidente del Vertice europeo Herman Van Rompuy, che ha di nuovo promosso pubblicamente l’operato del ‘governo del Professore’ (“L’Italia -ha detto, fra l’altro, Van Rompuy- si sta muovendo nella giusta direzione”). Dell’effetto risacca hanno pure parlato a Palazzo Chigi Monti e i leader dei partiti che lo sostengono, concordando sull’idea di presentare in Parlamento una mozione comune sull’Unione europea, anche se Angelino Alfano tiene a precisare che “Pd e Pdl hanno idee diverse”.

D’accordo quasi su tutto, invece, Monti e Van Rompuy: insufficiente la governance dell’eurozona, necessarie misure per una crescita sostenibile (e quindi bene le liberalizzazioni), sì al Patto di Bilancio che, se definito a fine mese e formalizzato il 1.o marzo, entrerà in vigore a luglio.

La Francia, come l’Italia e molti altri Paesi dell’eurozona, ha subito, venerdì scorso, lo smacco d’una ‘retrocessione’ da parte dell’agenzia di rating americana: più pesante per Parigi, perché l’Italia, alle perdite d’affidabilità, c’e’ ormai assuefatta, mentre per la Francia era la prima volta. E, nella prospettiva delle presidenziali francesi della primavera prossima, la botta è grossa: Sarkozy, giorni fa, aveva confidato a un suo collaboratore “Se perdo la tripla A, sono finito”.

Viene in soccorso suo e degli altri leader feriti il presidente della Bce Mario Draghi, che, come Commissione e Parlamento europei, s’interroga sull’attendibilità di S&P e delle sue sorelle Moody’s e Fitch: bisogna farne nascere altre, magari una europea, dice, per metterle in concorrenza l’una con l’altra. Però, sul fronte della crisi, di smacco in smacco, la situazione “è molto grave e sta peggiorando”.

La data del nuovo triangolare deve ancora essere definita. Confermata, invece, la tappa a Londra di Monti domani per un incontro col premier britannico David Cameron, terza tappa d’un trittico che ha portato il Professore la scorsa settimana a Parigi e a Berlino. E Van Rompuy ha pure confermato a Roma che il vertice europeo di fine gennaio dovrebbe segnare l’accordo sui contenuti del Patto di Bilancio deciso il 9 dicembre: un negoziato condotto a tempi di record.

La sera del 29 Sarkozy, ieri a Madrid per vedere il nuovo premier spagnolo Mariano Rajoy, spiegherà ai francesi in diretta tv le sue ricette per uscire dallo stallo economico. Il presidente deve fare fronte a un mare di critiche da parte delle opposizioni, ma anche del suo elettorato, a meno di cento giorni dal voto presidenziale. Unica consolazione: Moody's ha ieri confermato alla Francia il rating massimo.

Inizialmente, Sarkozy doveva parlare ai francesi il 25, ma quando ha saputo che il suo rivale ‘numero 1’, il socialista François Hollande sarebbe comparso il 26 a una popolare trasmissione, ha rinviato la sua sortita, per non fornire all’avversario punti di riferimento.

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