Scritto per EurActiv.it il 19/01/2012
Il colloquio, oggi, a Roma, tra i premier italiano Mario Monti e polacco Donald Tusk ha chiuso la fitta serie d’incontri bilaterali del Professore in vista del Vertice europeo di fine gennaio sul Patto di Bilancio. Monti è stato, nei giorni scorsi, a Parigi, Berlino e Londra: per completare la ‘raccolta’ dei grandi Paesi dell’Unione, gli manca solo la Spagna del nuovo premier Mariano Rajoy. La serie di bilaterali doveva essere coronata, venerdì, dal triangolare a Roma Italia-Francia-Germania, slittato, però, a febbraio. Dalla prossima settimana, Monti ha un intenso calendario di appuntamenti europei: l’Eurogruppo, lunedì, l’Ecofin, martedì, e, a fine mese, il Vertice europeo.
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Monti e Tusk hanno constatato la “perfetta cooperazione” tra i due Paesi in ambito europeo, e non solo, e hanno deciso di tenere il 28 maggio un primo vertice intergovernativo tra i due Paesi. Il premier italiano ha indicato al collega polacco, che, nel secondo semestre 2011, ha gestito la presidenza di turno del Consiglio dell’Ue, la prospettiva di “costruire ponti per unire l’Europa” e che il Vertice di Bruxelles segni “un passo in avanti verso politiche di sviluppo”.
Ci sono manovre in corso per spingere il governo Monti oltre l'accordo sul Patto di Bilancio del 9 dicembre. La visita di Tusk può essere stata un’occasione per cercare di coinvolgere proprio la Polonia con il Belgio –si ha notizia di colloqui in tal senso tra il presidente Giorgio Napolitano e il premier Elio Di Rupo- e la Spagna nell'impegno ad andare oltre il nuovo Trattato verso l'Unione politica.
La mozione unitaria del Parlamento italiano, che dovrebbe essere approvata il 25 gennaio, darebbe il via all'adesione al nuovo Trattato, ma impegnerebbe il governo italiano "a promuovere -dice una bozza- in una dichiarazione a latere del Trattato la necessità di convocare una Convenzione europea al fine di riaprire e completare il processo costituente verso un'Unione politica" aperta a tutti quanti sceglieranno di parteciparvi".
L'iniziativa parte da una riunione degli Europeos -Amato, Bonino, Micossi, Saccomanni, Massolo, Nelli Feroci, Cangelosi, la Dassù, Dastoli e una dozzina d'altri- a Piazza Venezia il 22 dicembre e s'è già aperta un varco. I precedenti storici non mancano: il più famoso, la dichiarazione Amato/Schroeder del 2000 a integrazione del Trattato di Nizza, che aprì la strada a quello che sarebbe poi divenuto il Trattato di Lisbona.
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