Scritto per Il fatto Quotidiano del 18/09/2011
Ma dove vai, se l’amico non ce l’hai?, e neppure un partner che ti rispetta? Mr B sperimenta la solitudine dei numeri primi, anzi dei ‘numeri premier’… La foglia di fico della fuga in Europa ha funzionato, martedì , perché i leader dell’Ue Van Rompuy, Barroso, Buzek, non hanno il peso per dire di no a un capo di governo. Ma il giochino non è riuscito con l’avvio dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, la prossima settimana: s’era ventilato che Berlusconi dovesse andarci, ma non per fare il discorso –l’Italia ha già prenotato il podio al ministro Frattini- e neppure con un’agenda di incontri, anche se qualche interlocutore da Terzo Mondo, alla fine, si sarebbe magari trovato. Oggi, fra i Grandi del Mondo, nessuno muore dalla voglia di vederlo: troppe chiacchiere sul suo conto, troppe cose dette e non fatte, troppe cose dette ‘tout court’. Il 2011 è stato duro: il Cavaliere ha perso un sacco di amici, Mubarak, quello che gli affidava la nipote perché ne avesse cura, Ben Alì, Gheddafi; qualcuno gli resta, come Putin, uno per molti versi della sua stessa pasta, ma più duro –lui mica si sarebbe fermato a otto, quella sera, le avrebbe messe sotto tutte e 11- ed ancora gli oligarchi post sovietici Lukashenko, il bielorusso, e Nazarbayev, il kazakho, ma quelli è meglio che non s’espongano troppo a favore, chè sono proprio impresentabili. La stampa internazionale segue distaccata il declino dell’imperatore: è noia, quasi assuefazione, dopo che i tiramolla della manovra hanno lasciato gli analisti più scrupolosi confusi e il profluvio delle intercettazioni travolge i cronisti del gossip. Così, il ‘tour dell’Ue’ passa quasi sotto silenzio, anche perché lui la racconta solo in italiano. Certo, ogni tanto c’è il ‘salto di qualità’. La storia della Merkel fa il giro dei media mondiali, mica solo tedeschi: tutti ci sguazzano a difesa della cancelliera vittima “del linguaggio sessista” (Guardian) del premier italiano (per molti, l’insulto di Mr B “lo sconcio”, Daily Mail, è irripetibile). Nell’intreccio di inchieste e processi, la stampa estera dall’Ap alla Bbc cerca di stare al passo. Il NYT si chiede come Berlusconi festeggerà i 75 anni. Le Figaro nota che il Cavaliere “comincia a essere lasciato” dai suoi fedelissimi: se se ne vanno loro, figuriamoci come se la danno i Grandi del Mondo. Eppure, talora si sbaglia, a tenerlo fuori. Se giovedì Sarkozy e Cameron fossero andati a Tripoli con Berlusconi, magari veniva sulla piazza a salutarlo pure Gheddafi, se non altro per mettergli un dito nell’occhio, dopo lo scherzetto che gli ha fatto.
domenica 18 settembre 2011
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