Scritto per Il Fatto Quotidiano del 16/12/2010
L'Italia peggiore conquista le prime pagine della stampa internazionale: è l'Italia delle sprangate e della violenza nelle strade di Roma; ed è l'Italia della politica del baratto, senza ideali e senza idee, con l'ago della bussola puntato su conservazione del potere e preservazione del privilegio. I media più popolari danno molto più spazio alla cronaca che alla politica: De Morgen, un quotidiano fiammingo, apre a tutta prima pagina con un'immagine a grandangolo di piazza del Popolo devastata. E una scelta analoga, con un’immagine meno panoramica, ma più violenta, fa The International Herald Tribune, che apre il giornale con un titolo a doppia chiave: ‘Berlusconi tiene, ma la protesta traversa Roma’. I quotidiani più attenti alla politica e all’economia, come El Pais, o The Financial Times, danno più spazio all’esito del voto di fiducia, giudicato spesso «di giustezza», «in extremis», «per il rotto della cuffia», perche' molti corrispondenti s’aspettavano che il governo Berlusconi cadesse e devono ora giustificare, agli occhi dei lettori, il ‘colpo di scena’ : El Pais accusa i ‘transfughi’ d’avere ‘salvato d’un pelo’ Berlusconi; ma sarebbero pur sempre stati dei ‘transfughi’ a condannarlo. Ma anche dove il commento prevale sulla cronaca, in prima ci sono le foto dei disordini: quella del finanziere che, malmenato, piegato a terra, impugna la pistola, è dovunque, brutale fin nei tratti e nei colori caravaggeschi.
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