Scritto per Il Fatto Quotidiano del 18/12/2010
Alla fine, ne spunta fuori uno che difende la stabilità alla Berlusconi. Les Echos, giornale economico francese, sostiene che “il salvataggio del governo è una buona notizia” per l’economia italiana, perchè allontana il voto e garantisce continuità. A conferma della sua tesi, Les Echos pubblica una ‘photo-gallery’ berlusconiana, nel segno della “inaffondabilità” del Cavaliere, vero e proprio ‘Ercolino sempre-in-piedi’ della politica nostrana. Scorrendo le immagini, pero’, al lettore viene l’ansia: crisi evitate con la ‘compra-vendita’, processi, scandali, showbiz ed escort, roba che al confronto Sarkozy è un dilettante. E infatti Les Echos resta solo. The Economist, settimanale economico britannico che a Mr B non ne perdona mai una, lo descrive “aggrapato” al potere e, in un servizio su Mediaset, rileva che “l’azienda sta meglio del suo fondatore”. The Economist crede che, nonostante la fiducia, dietro l’angolo della primavera “potrebbero ancora esserci elezioni”. Qui, pero’, rischia d’aprirsi un altro tormentone: la stampa estera indulge spesso alle sirene della politica italiana, crede a Fini e persino ai finiani, pensa quasi sempre che uno faccia quel che dice. E, adesso, Le Monde come El Pais (e persino Le Figaro) imboccano la pista della Terza Via, Fini, Casini, Rutelli e chissà chi ancora. E dire che manco c’è la seconda di via, con la sinistra che non sapendo dove andare dritta fa i girotondi.
sabato 18 dicembre 2010
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