Scritto per Il Fatto Quotidiano del 15/12/2010
Per l’Italia in Europa, è certo la nomina più significativa da parecchio tempo a questa parte: Giovanni Kessler, trentino, magistrato, è il nuovo direttore dell’Ufficio europeo anti-frode (Olaf). Lo ha deciso la Commissione europea, dopo che la candidatura dell’esponente Pd aveva ricevuto riscontri positivi sia nel Parlamento europeo che nel Consiglio dei Ministri dell’Ue.
Nella corsa all’incarico, prima tenuto da un tedesco, Kessler ha avuto, come avversari, un austriaco, una svedese, un britannico –l’attuale direttore ad interim-, ma soprattutto il belga Johan Denolf ed il francese Thierry Cretin, per il quale Parigi s’è mossa molto.
Credibilità personale e ampio sostegno nell’Assemblea di Strasburgo, Kessler ha dovuto sormontare l’handicap di essere italiano in una fase in cui l’immagine dell’Italia, in Europa e pure sul fronte anti-corruzione, non è forte . Nella ragnatela di interessi che gli si sono mossi contro, riferiscono fonti direttamente coinvolte nella ‘battaglia’, anche pezzi del ministero dell’Economia italiano e, in particolare, la Guardia di Finanza, che può vedere nell’Olaf una sorta d’antagonista alla propria autonomia e al proprio potere.
Nelle nuove funzioni, che assumerà all’inizio del 2011, Kessler potrà condurre condurre inchieste amministrative indipendenti; assistere e coordinare le attività dei Paesi dell’Ue contro le frodi a danno del bilancio comunitario; contribuire alla definizione della strategia antifrode europea. L’Olaf dispone di circa 500 persone e può contare su un bilancio di circa 50 milioni di euro l’anno.
La scelta di Kessler “é una grande soddisfazione e un successo per l’Italia", dice David Sassoli, presidente della delegazione del Pd nell’Assemblea di Strasburgo, sottolineando che l’Olaf ha voce in capitolo nella lotta contro la criminalità organizzata transnazionale. "La nomina - aggiunge Sassoli - dimostra che l’Italia, quando si concentra sugli obiettivi e riesce a fare sistema, ha enormi potenzialità …". Oltre che Sassoli, la scelta di Kessler galvanizza il vice-presidente del Parlamento Gianni Pittella (Pd), il presidente della commissione per il controllo dei bilanci Luigi De Magistris (Idv) e altri euro-deputati italiani di tutti gli schieramenti politici.
Presidente del Consiglio della Provincia di Trento dal dicembre 2008, incarico che intende ora lasciare, Kessler fu protagonista delle inchieste di Mani Pulite negli Anni Novanta e fu poi alla direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta. Come osservatore internazionale, ha compiuto missioni in vari Paesi dell'Est Europa per verificare lo stato dell'amministrazione della giustizia, della corruzione e della criminalità organizzata. Dal 2006 al 2008, fu alto commissario per la lotta alla contraffazione.
mercoledì 15 dicembre 2010
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