Scritto per Il Fatto Quotidiano del 15/02/2012. Altra versione su euractiv.it
La prossima volta, non più la neve, ma l’acqua: Kristalina Georgieva, commissaria europea, bulgara, responsabile della risposta alle crisi, mette l’Italia in guardia contro l’emergenza prossima ventura: “Lo scioglimento delle nevi –dice a Il Fatto Quotidiano- può provocare estese inondazioni e danni ingenti”. Bisognerà reagire meglio e, soprattutto, “migliorare il coordinamento”: meno polemiche più interventi.
La protezione civile italiana ha subito critiche e attacchi per la gestione dell’emergenza. C'è stata impreparazione e/o sottovalutazione dei rischi?, o è mancato il coordinamento?
L’Italia è uno dei Paesi europei con un sistema di protezione civile molto ben sviluppato e ha una grande tradizione di cooperazione europea nella risposta ai disastri. L’Europa è stata investita da un colpo di gelo rigido e da pesanti nevicate che hanno messo in difficoltà le protezioni civili in numerosi Paesi, non solo in Italia. Le lezioni devono essere tratte a livello regionale, nazionale
ed europeo. Aumentare il coordinamento è un ovvio vantaggio dove allarmi tempestivi, velocità d’intervento e lavoro in comune sono essenziali. Ho proposto ammodernamenti alle legislazioni e lavorerò con le autorità nazionali perché ciò avvenga.
Questo fronte risposta. Ma c’è pure la fase della prevenzione…
La prevenzione è cruciale. Nell’ultimo decennio, centomila persone sono morte in Europa per disastri naturali e i danni ammontano a miliardi di euro. Questi numeri ci dicono che dobbiamo pianificare meglio e affrontare in modo più robusto i rischi. Anche qui lavoreremo per creare una mappa dei rischi ed essere certi di essere preparati ad affrontarli.
Dal gelo al disgelo: il rialzo delle temperature e l'arrivo della primavera potrebbero innescare emergenze disastrose. E' possibile prevenirne l’impatto, agendo d'anticipo a tutti i livelli?
La Commissione è conscia dei pericoli e il centro di controllo e d’informazione (Mic) è pronto ad assistere ogni Paese ora che le temperature si faranno più miti e il pericolo di inondazioni diventerà immanente e immediato. Misure di prevenzione e azioni tempestive possono salvare vite e risorse. In settimana il Mic organizza una tele-conferenza con i Paesi membri per condividere informazioni sulla situazione.
Il pericolo di inondazioni è anche controllato col sistema europeo di allarme inondazioni (Efas), che fornisce allarmi con un anticipo di dieci giorni: le informazioni sono distribuite due volte al giorno.
Ma numerose azioni per ridurre al minimo l’impatto dei disastri rimangono in primo luogo responsabilità nazionale.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento