L’intesa franco-tedesca riparte, in uno dei giorni più neri
per l’Unione europea. E l’Italia, dove l’economia batte in testa e la politica
fa passi indietro, rischia di perdere un’occasione per inserirsi con
credibilità nel dialogo fra Berlino e Parigi: nel 1.0 trimestre 2012, la
frenata del Pil è brusca (-0,8%) e riguarda soprattutto industria e servizi,
mentre l’agricoltura si salva; e, mentre l’agenzia di rating Moody’s declassa
26 banche, fra le proteste dell’Abi, in Parlamento si fa ammoina sul falso in
bilancio, dove i ‘furbetti’ tentano l’ennesimo colpo gobbo e il governo, magari
per sbaglio, dà loro una mano.
A Bruxelles, il presidente del Consiglio Mario Monti
partecipa, come ministro delle finanze, a Eurogruppo ed Ecofin e incontra il
presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, sul tema della
crescita e sull’ipotesi di escludere gli investimenti dal computo del Patto di
Bilancio. E Monti riceve dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama l’invito ad aprire
la sessione economica del prossimo G8: segno del prestigio di cui gode
personalmente il Professore.
Ma i dati sull’Italia sono negativi: su base annua la
contrazione del Pil è dell’1,3%, la previsione per il 2012 pure un – 1,3% . E
mentre l’Abi denuncia come “irresponsabile” il giudizio di Moody’s
(“un’aggressione all’Italia”, “un giudizio da ignorare” perché parziale e
contraddittorio), l’Ocse ci coinvolge nell’allarme per la disoccupazione
giovanile, che è oltre il 17% in media tra i 15 e i 24 anni nell’area
dell’Organizzazione, però con picchi in Spagna e in Portogallo e in Grecia,
oltre il 50%, mentre in Italia è al 35,9% . ... ... ...
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