Un fulmine sull’Europa, ma non a ciel sereno: colpito da una
saetta in volo verso Berlino, l’aereo di Hollande, alla prima missione da
presidente francese, inverte la rotta e rientra a Parigi. Hollande ne riparte con
un altro velivolo, mentre l’Unione è nella bufera: l’incontro con la Merkel,
simbolo dell’intesa franco-tedesca, che tiene, anche se i protagonisti cambiano,
subisce un ritardo, ma si fa, in un clima d’ansia per il futuro della Grecia,
dell’euro, dell’Ue.
Il messaggio è che l’asse tra Berlino e Parigi, cui spesso
s’è aggrappata l’Ue, galleggia ancora, quando Atene pare affondare nel mare del
debito e portarsi giù la credibilità dell’Unione. Le Istituzioni di Bruxelles,
l’Italia, la Spagna, altri Paesi, puntellano come possono la speranza.
In Grecia, tramonta l’ipotesi di un governo d’unità nazionale
tecnico: a giugno, si voterà di nuovo. Il leader socialista Venizelos, ministro
delle finanze della crisi, dice: “Torniamo alle urne perché gli interessi partitici
hanno prevalso su quelli nazionali”. E c’è sentore che questo stia avvenendo
pure altrove, anche in Italia.
Il fallimento ad Atene delle trattative per un governo che
rispetti i patti con i partner e porti
il Paese fuori dalla sfiducia e della rabbia, fa andare in tilt i mercati, che di
questi tempi hanno la fibrillazione da panico (e da speculazione) facile: spread
a 440 punti, euro in calo, borse a picco. I dati del Pil nel 1.o trimestre dicono
che l’Ue resta in recessione, che la Francia stagna, che l’Italia cala dello
0,8% -mai così male dal 2009-.
Un quadro da tregenda. E’ questo il giorno che la Grecia
uscì dall’euro e inizio l’agonia della moneta unica e dell’integrazione
europea? Dopo una riunione dei ministri delle finanze, il presidente dell’Eurogruppo
Juncker afferma: “Faremo di tutto perché ciò non accada”. E una speranza arriva
dalla Francia: nel discorso di insediamento, Hollande s’impegna a indicare
all’Ue “una nuova via che coniughi crescita e rigore”, unità e giustizia
sociale: un patto per la crescita che protegga i nostri interessi e i nostri
valori, che ci ridia il senso dell’essere Unione. Chissà se suona bene,
tradotto in tedesco.
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