Scritto per Il Fatto Quotidiano del 01/06/2010
Per porre un freno alle fughe di notizie imbarazzanti, il governo italiano porta avanti una legge che riduce drasticamente la possibilità per i magistrati di ottenere delle intercettazioni e per i giornalisti di pubblicarne le trascrizioni. La ‘legge bavaglio’ vale al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al capo della protezione civile, il sottosegretario Silvio Bertolaso, foto e pezzo sulla home page del NewYorkTimes, almeno fin quando la tragica attualità di un lunedì di sangue in Medio Oriente non prende il sopravvento. Sul tema, c’è pure un commento dell’Observer: “La minaccia alla libertà di stampa in Italia è un problema per l’Europa”. Rachel Donadio del NYT spiega che, “se non sei intercettato, in Italia non sei nessuno” e racconta perché Berlusconi voglia l’adozione della misura, nonostante “alcuni temano che la legge che metterà i politici al riparo dei pettegolezzi dei tabloid possa pure tenere i mafiosi fuori di prigione”. Così, i magistrati e i giornalisti guidano la protesta: il giornale ne cita alcuni e accenna a storie che non si sarebbero mai sapute se la ‘legge bavaglio’ fosse stata in vigore, a cominciare dalle chiacchiere su Guido e Monica la massaggiatrice finite sui giornali Usa quando Guido, per Monica interposta, si accostò a Bill Clinton.
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