Scritto per Il Fatto Quotidiano dello 03/11/2013
Non svegliate il can che dorme. Svergognata
da Snowden la talpa, sconfessata dal presidente Obama, scaricata dai servizi
alleati, la National
Security Agency assapora fredda la vendetta, dopo avere
chiamato in causa le intelligence europee –“ci fornivano loro i dati di cui
avevamo bisogno”-. Ora, il Guardian, che è l’organo di stampa privilegiato
delle rivelazioni di Snowden, conferma. E, dal tritacarne, escono tutti a
pezzi, peggio di tutti gli italiani, smaniosi di collaborare, ma litigiosi e
timorosi -di infrangere le leggi: non è proprio un punto a sfavore-.
Ancora una volta, difficile
distinguere il grano dal loglio, in questa messe di messaggi cifrati, tutto un
intreccio di segreti sciorinati e menzogne costruite. Scrive il Guardian che gli 007 del Gchq, l'agenzia britannica di
spionaggio elettronico, gemella della Nsa, con cui ha piena collaborazione,
coordinavano una rete d’intercettazione europea attraverso il sistema di
raccolta dati Tempora, attivo dal 2008. Con i britannici, i più solerti erano francesi,
tedeschi, spagnoli, svedesi: il Gchq consigliava escamotage legali per evitare
violazioni formali delle leggi nazionali e i partner ci stavano.
I meno collaborativi erano gli
italiani, "divisi" tra di loro e “con le mani legate” dalle leggi
italiane: il che potrebbe pure essere una scusa per evitare d’impicciarsi. Il Guardian
esprime la frustrazione dei britannici per le "frizioni interne tra le
agenzie italiane” (Aise e Aisi, ndr) e per “i limiti imposti alle loro
attività”.
Per una volta, non è chiaro se
essere etichettati come gli ultimi della classe sia un’onta o un vanto. Come un
vanto, lo leggono i diretti interessati: per fonti dell'intelligence che
chiedono di restare anonime, l’articolo del Guardian testimonia che i servizi italiani
"sono più garantisti" degli altri e "non sono disponibili ad
andare al di là di quanto previsto dalle leggi". Quanto al fatto che Aise
e Aisi sarebbero "litigiosi e incapaci" di lavorare tra di loro, le
stesse fonti ammettono che la riforma del 2007, che ha ridisegnato le
competenze delle Agenzie, ha richiesto “un certo tempo” per andare a regime.
Un rapporto del Gchq citato dal
Guardian riferisce che “i servizi italiani sono divisi e sono apparsi non in
grado e/o non intenzionati a collaborare tra di loro". In un aggiornamento,
sempre citato dal Guardian, il Gchq, sei mesi dopo, lamentava di aspettare
ancora "una risposta dall'Aisi ... gli italiani si sono mostrati ansiosi
(di collaborare), ma gli intralci legali potrebbero ostacolarne la capacità di
rispettare l'impegno assunto".
Se
l’Nsa colpisce di rimessa gli europei, negli Usa il 54% dei cittadini chiede maggiori
controlli sull'attività dell’agenzia, mentre Germania e Brasile, due paesi le
cui leader sono state entrambe vittime delle intercettazioni statunitensi,
presentano una risoluzione al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. E la Russia dice che Snowden è
libero di parlare agli inquirenti tedeschi, che indagano sulle violazioni del
cellulare della Merkel.
Secondo la Faz , Berlino e Washington
stanno per definire un’intesa di "non spionaggio reciproco". Le basi
per l'accordo sono state gettate mercoledì, quando una delegazione tedesca è
stata ricevuta alla Casa Bianca dal Consiglio per la sicurezza nazionale. Un altro
incontro è previsto a Washington nelle prossime ore.
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