Scritto per Il Fatto Quotidiano dell'11/06/2011
La generosità dell’Italia verso la Libia impressiona la stampa internazionale, specialmente quella americana: nel Gruppo di Contatto di giovedì ad Abu Dhabi, il ministro Frattini, co-presidente dell’incontro, ha messo da solo sul tavolo quasi la metà degli aiuti complessivamente promessi ai ribelli anti-Gheddafi : 300/400 milioni di euro cash e 150 milioni in carburante. Lo notano NYT e WP , come pure FT e la Bbc: l’Italia cerca di recuperare un rapporto privilegiato con la Libia prossima ventura. L’attenzione diplomatica e militare per la Libia è da giorni molto intensa : raid e consulti, alla Nato e poi ad Abu Dhabii. Ormai tutti dicono, Obama per primo, che il Colonnello ha i giorni contati: quelli, però, ce li abbiamo tutti; bisogna piuttosto vedere quanti gliene restano, se Robert Gates, il capo del Pentagono, giudica «a rischio» l’esito del conflitto per «le lacune Nato», Intanto, le cifre lievitano: quelle degli aiuti ai ribelli e quelli delle vittime, che secondo l’Onu sono ormai 15mila. La diplomazia Usa s’allinea a quella europea, dichiarando gli insorti l’unico interlocutore libico legittimo; e i ribelli effettuano la loro prima consegna petrolifera, 1,2 milioni di barili agli Usa, e calcolano di produrre a breve di 100mila barili al giorno. Gheddafi, intanto è sotto una gragnuola di razzi a Tripoli, ma riprende l’offensiva contro Misurata e vanta l’abbattimento d’un elicottero Nato –non è vero, ma il confine tra verità e propaganda è labile, a Tripoli e Bengasi-.
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