P R O S S I M A M E N T E

Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore

venerdì 1 luglio 2011

GB: Londra dopo Atene e Varsavia, l'Europa in piazza

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 01/07/2011

Il giudice Michael Bowes non ha scioperato: in aula, ha pronunciato la condanna all’ergastolo di Danilo Restivo per l’omicidio di Heather Barnett, il 12 novembre 2002, a Bournemouth, nel Dorset. «Lei non uscirà mai di prigione», ha detto Bowes, etichettando Restivo come «recidivo» e decretandone cosi’ d’un colpo solo la colpevolezza nell’assassinio di Elisa Claps, nel 1993, a Potenza.

Ma se il giudice Bowes era al suo posto, mezza Inghilterra del pubblico impiego è rimasta a casa, o é andata in piazza a protestare contro la riforma delle pensioni: moltissimi dei 750mila dipendenti pubblici hanno incrociato le braccia, contestando
il progetto governativo di innalzare l'età pensionabile e i contributi a carico dei lavoratori.

Londra, con disordini a pochi passi da Downing Street, è cosi’ tornata sulla mappa dello scontento sociale in Europa, accanto ad Atene e a Varsavia. Ma gli incidenti, ieri, non hanno avuto nulla a che spartire con le ‘guerriglie urbane’ greche e neppure con la la battaglia infuriata proprio a Londra in dicembre e di nuovo a marzo durante le proteste contro l'austerity. Le politiche del rigore dettate dall’Ue e dalla Bce creano malessere, colpiscono i più deboli e non sono spesso capite dai cittadini, anche perchè è difficile creare consenso su obiettivi magari vitali, ma lontani dai bisogni quotidiani, la riduzione del debito pubblico e la protezione dell’euro dalla speculazione (il che, agli inglesi che hanno la sterlina, non interessa proprio).

I dati sulla partecipazione sono ancora preliminari e sono ovviamente controversi: 100mila manifestanti, neppure il 15% dei lavoratori interessati, secondo il governo, mentre il sindacato più rappresentativo calcola l’adesione dell'84% dei 285mila suoi iscritti, nell'agitazione "più vasta e meglio coordinata di questa generazione". Certo, la lotta sociale in Gran Bretagna non va più di moda dai tempi duri di Margaret Thatcher e delle severe sconfitte allora subite.

Ieri, la scuola è stata tra i settori più colpiti: oltre 11 mila istituti non hanno aperto o hanno cancellato le lezioni. Ma Downing Street legge il dato in positivo: un terzo circa delle scuole erano aperte, un terzo chiuse e un terzo hanno funzionato un po’ si’ e un po no’. Pero’, hanno incrociato le braccia anche insegnanti di scuole private appartenenti a un sindacato che non scioperava da 127 anni. E ad Eton, l'esclusivo liceo simbolo della classe dirigente britannica, dove ha studiato pure l’attuale premier David Cameron, una manciata di professori non è andata in classe. La maggioranza, tuttavia, ha scelto di "dare battaglia contro la riforma delle pensioni con altri mezzi".

Perchè, in effetti, lo sciopero e la protesta hanno suscitato reazioni controverse non per la sostanza delle rivendicazioni, ma per il momento scelto: braccia incrociate e tutti in piazza mentre i negoziati governo / sindacati sono ancora aperti. Il capo dell’opposizione laburista Ed Milliband ha giudicato l’agitazione “sbagliata”, pur aggiungendo che il governo sbaglia, dal canto suo, le misure anti-austerity: in un messaggio su Twitter, Milliband ha scritto che "la gente è stata tradita da entrambe le parti e il governo ha agito in modo sconsiderato". Dura la replica del leader sindacale Mark Serwotka : Milliband dovrebbe "ripensare a quel che sta facendo".

Cortei sono sfilati in molte città britanniche. A Leeds un bambino innalzava uno striscione: "Quando sarò grande ... non potrò permettermi di fare l'insegnante". A Londra, 30 mila sono scesi in piazza: frange del corteo si sono scontrate con la polizia a Whitehall, il quartiere dei ministeri; una trentina di persone sono state arrestate.

"L'impatto dello sciopero è stato minimo", ha dichiarato una portavoce di Cameron, ma il vice-premier Nick Clegg non ha portato i figli a scuola. La temuta paralisi di alcuni servizi essenziali, come ad esempio i posti di controllo dei passaporti nei porti e negli aeroporti, non c’è stata. E, come le scuole, tribunali e altre strutture pubbliche hanno funzionato, sia pure a macchia di leopardo. Pero’, il 90 per cento dei poliziotti che gestiscono i call center erano in sciopero, per ammissione di Scotland Yard: il che ha reso difficile chiamare un'ambulanza, la polizia o i vigili del fuoco.

La riforma delle pensioni contestata prevede l’innalzamento dell'età pensionabile da 60 a 66 anni e l’aumento dei contributi che ciascun lavoratore del pubblico impiego deve versare. Le trattative dovrebbero proseguire fino all’autunno e la protesta potrebbe avere seguiti e sviluppi: la Gran Bretagna del conservatore Cameron non è il ventre molle di un’Europa travagliata dalla crisi, ma la gente vuole capire prima di pagare.

Nessun commento:

Posta un commento