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venerdì 8 luglio 2011

SPIGOLI: Libia, l'Italia si evita le 'forche caudine'

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 08/07/2011

Ci aspettavano al varco. Gli amici, mica i nemici, chè quelli se ne stanno nel deserto e, al massimo, ci lanciano dietro un pugno di sabbia e un sacco di maledizioni. Dopo il 25 Luglio del Consiglio Supremo della Difesa, che, mercoledi’, aveva detto che la guerra in Libia continua al fianco degli alleati, ma che l’Italia puo’ ridefinire lesue missioni militari all’estero senza sottrarsi agli impegni internazionali presi, c’era chi temeva un repentino 8 Settembre : tutti a casa e chi s’è visto s’è visto. Invece, il Consiglio dei Ministri ‘trova una quadra’ ed evita le forche caudine: rifinanzia le missioni all’estero, con un mandato in Libia fino al 30 settembre; fa rientrare dall’estero di qui alla fine dell’anno di 2078 soldati e taglia le spese da 811 a 694 milioni di euro. Tutti contenti ? La Nato palesa fiducia. Berlusconi dice di essere sempre stato e di restare contrario alla guerra (e allora perchè l’ha fatta ?). La Lega ottiene ridimensionamento delle missioni e termine per la Libia. La Russa porta a casa un bel gruzzolo. Solo Napoletano, che conosce i suoi polli, diffida : il taglio dei contingenti va valutato con Onu e Nato, non deve essere decisione unilaterale. Si muovono più i diplomatici che i combattenti: oggi, il capo della Nato Rasmussen è a Napoli, il 13 l’Alleanza riceve i ribelli del Cnt, il 15 c’è il Gruppo di Contatto a Istanbul. A Bruxelles, l’Alleanza sostiene di avere ridotto la capacità militare del colonnello Gheddafi, ma ammette che, nonostante l’offensiva degli insorti, le forze del regime si stanno riorganizzando.

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