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mercoledì 13 luglio 2011

SPIGOLI: Libia, 48 ore cruciali, trattative senza condizioni

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 13/07/2011

“Negoziati senza condizioni”: la frase che puo’ sbloccare la crisi libica è del premier Baghdadi al-Mahmoudi, un uomo di Gheddafi, in un’intervista a Le Figaro. «Vogliamo solo che cessino i raid: non si puo’ parlare sotto le bombe». E’ la palla che tutti sperano di cogliere al balzo per innescare la fine il conflitto. Il premier francese Francois Fillon dice all’Assemblea nazionale, che autorizza la prosecuzione della missione: «Sta prendendo forma una soluzione politica». Il ministro degli esteri italiano Franco Frattini chiosa: «Al-Mahmudi capisce che una soluzione politica pacifica va a vantaggio di tutti, specie del popolo libico». Alle trattative, assicura il premier, eliminando un ostacolo, Gheddafi non ci sarà. La crisi libica s’appresta a 48 ore cruciali: oggi, i leader dei ribelli saranno all’Ue e alla Nato; domani, il Gruppo di Contatto si riunirà a Istanbul. Potrebbe venirne fuori un’offerta di negoziato sotto l’egida dell’Onu. Usa e Russia, al livello di presidenti, sono pronti ad avallare trattative. Al-Mahmudi crede, o lascia credere, che tutto possa risolversi in fretta, perchè –spiega- in Libia i rapporti sono tribali e «fra di noi ci conosciamo bene». La Nato fa sempre la voce grossa: le forze di Gheddafi sono state indebolite, afferma, mentre i ribelli avanzano un altro passettino, e i raid proseguiranno nel Ramadan, se la vita di civili sarà in pericolo.

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