Scritto per Il Fatto Quotidiano del 07/10/2011
La foto è impietosa: lui, George, sfoggia il suo fascino maturo, ma neppure l’esperienza d’attore gli evita un velo d’imbarazzo; l’altro, Silvio, ha gli occhi socchiusi e il voto sfatto –prima della notte di festa, una giornata da statista, non dimentichiamolo- e mostra tutto il peso degli (allora non ancora) 75 anni, malgrado la camicia blu aperta fin (quasi) sul petto stile play boy Anni Settanta; in mezzo, lei, Sabine Began, che sarà pure l’Ape Regina, ma che qui è una maschera di sudore e fondotinta, sorriso tirato e sguardo che inclina a George, ma appoggio su Silvio. La “stupefacente serata” di George Cloney a Palazzo Grazioli è nella video-intervista del divo a Time: 10 domande in esclusiva al direttore Rick Stengel. Una notte “senza bunga bunga”: una sola e “per discutere di Darfur”, assicura George. La cena è probabilmente quella del 5 ottobre 2008: il fatto che Clooney fosse stato ospite del premier era noto, ma l'attore narra dettagli inediti. Cominciò a parlare con Berlusconi di Darfur: George era in Italia per una raccolta di fondi. Ma poi venne fuori "un genere di serata molto diversa da quella che chiunque possa immaginare … una delle più sorprendenti della mia vita” (che noiosa certo non è stata). All’ospite, Mr B mostrò pure il "lettone di Putin", senza invitarlo ad usarlo: “Troppe barzellette e troppo poco tempo” per raccontarle. Andrà a testimoniare al processo al Cavaliere sul ‘caso Ruby’, dov’è citato tra i testi a difesa? “Ho detto che sarei andato a deporre se me l’avessero chiesto, perché non ero alla festa dove si dice sarei stato, non ero al suo 'bunga bunga'”.
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