Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net il 12/09/2015
La decisione era nell’aria: era già rimasto
senza soldi, con una squadra di volontari, e restava saldamente ancorato sul
fondo della classifica delle preferenze degli elettori: Rick Perry, l’ex
governatore del Texas, il più longevo in quel ruolo -oltre 14 anni-, successore
di George W. Bush, si ritira dalla corsa alla nomination repubblicana alla Casa
Bianca. I sondaggi non gli davano chances, lo vedevano molto indietro rispetto
all’attuale battistrada Donald Trump.
Anche se la situazione è confusa:
outsiders avanti tutta –dietro Trump, spunta il neuro-chirurgo nero Ben Carson-;
favoriti della vigilia in difficoltà.
In un discorso a St. Louis, Missouri, Perry,
65 anni, ha annunciato di sospendere la sua candidatura alle primarie
repubblicane. L’ex governatore aveva qualche sostegno nel Tea Party e nella
destra del partito, ma non abbastanza per restare in corsa.
Perry si era già candidato alla nomination
nel 2012, ma una serie di gaffes lo avevano penalizzato, quando pareva lanciato –
decisiva la sortita televisiva in cui s’era impappinato sui punti principali
del suo programma -, spianando la strada a Mitt Romney, poi sconfitto da Barack
Obama.
Con il ritiro di Perry, restano in lizza
16 aspiranti alla nomination repubblicana, un gruppo finora dominato dal
magnate dell’immobiliare e showman Trump, Nell’annunciare l’uscita di scena,
Perry ha detto: “Abbiamo una gamma di candidati formidabile, probabilmente il
miglior gruppo di uomini e donne di questo Paese. Mi ritiro sapendo che il
nostro partito è in buone mani”.
Da quando era sceso in lizza, a giugno,
Perry non era mai riuscito a imporsi all’attenzione. Trump lo aveva pure preso
in giro: “Si mette gli occhiali per apparire più intelligente”. (fonti varie - gp)
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