P R O S S I M A M E N T E

Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore

sabato 28 maggio 2011

Mladic preso: il brindisi del boia e l'ignavia dell'Onu

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 28/05/2011

Che fine ha fatto Thom Karremans, generale olandese, l'alto ufficiale - era tenente colonnello, all’epoca dei fatti - che assistette alla strage di Sebrenica con i suoi 'caschi blu', senza potere, o sapere, fare nulla per impedirla? La cattura, dopo 16 anni di latitanza, del responsabile di quel massacro, il comandante serbo-bosniaco Ratko Mladic, tira fuori dall'ombra della storia anche Karremans, di cui resta sul web l'ignominiosa foto del brindisi, forse coatto, con il 'boia'. Neppure la stampa olandese, pero', aggiorna la biografia dell'uomo che bevve la slivovica con Mladic.

Nel luglio 1995, i soldati olandesi, equipaggiati in modo inadeguato e senza mandato di intervenire, se non attaccati, dovevano garantire la sicurezza dell'enclave musulmana in territorio serbo-bosniaco. Invece, non s'opposero al massacro di quasi 8.000 uomini e ragazzi musulmani. Il dramma di Sebrenica, ricostruito più volte e con versioni diverse nelle aule dei tribunali, non impedi' a Karremans di fare carriera e ricevere decorazioni. Del resto, l'Olanda insigni' di meaglie tutta l'unita' che non impedì la strage; e ne difese l'operato dalle accuse e dalle critiche bosniache e internazionali.

Dai massacri rwandesi a quelli balcanici, Sebrenica, purtroppo, non e' l'unico esempio di passivita' e inefficienza di truppe Onu. E, dietro Srebrenica la strage di Mladic, si intuiscono pavidita', e forse porcherie occidentali, che il generale ora catturato potrebbe anche raccontare, anche se c'e' chi lo dice malato non solo d'alcolismo e malandato, addirittura affetto da un male incurabile che gli lascerebbe poco da vivere. E se ci vorrà solo una settimana per consegnarlo ai giudici dell’Aja, ci vorrà tempo perché il processo inizi. Mladic, che ha 69 anni, finira' nel carcere che ospita il suo referente politico Radovan Karadzic, gia' sotto processo, e dove mori', prima che si arrivasse alla sentenza, Slobodan Milosevic.

Ieri, dopo un interrogatorio sospeso perche' il generale aveva bisogno di cure, il tribunale di Belgrado l'ha giudicato trasferibile all'Aja. Il figlio e la difesa annunciano ricorso: "Mladic non puo' essere estradato perche' e' molto malato", e' la tesi. Si vedra' lunedì'.

Intanto, emergono particolari sull'arresto a Lazarevo, dove il 'boia' viveva, non si sa da quanto, in casa di parenti. Era in pigiama, in camera da letto, quando l'hanno preso. Nel villaggio e a Belgrado e in altre citta', nazionalisti serbi hanno inscenato proteste e gridato slogan pro Mladic (meno, pero', di quanto avvenne quando fu arrestato Karadzic). All'ingresso di Lazarevo, qualcuno ha scritto "eroe" su un cartello. Che lo si scriva li', si puo' capire. Che lo scriva, invece, un eurodeputato come il leghista Borghezio, inneggiando al bastione contro l'Islam, non ci sta proprio: una spia dell'oltranzismo anti-musulmano e xenofobo che sta infiammando l'Europa della paura.

Nessun commento:

Posta un commento