Scritto per Il Fatto Quotidiano del 24/05/2011
Il litigio italico-leghista sul trasloco dei ministeri e l' “aggressiva offensiva” mediatica (El Mundo) di Mr B non appassionano molto la stampa europea, più attenta, in queste ore elettorali, ai risultati spagnoli e tedeschi che confermano il momento di difficoltà delle forze al governo, quale che ne sia il colore –e prima c’erano stati i casi irlandese e finlandese-. Quel che interessa è la “retrocessione” (FT) dell’outlook dell’Italia da stabile a negativo ad opera di S&P e la reazione piccata di Tremonti e del governo: l’Italia è “sotto sorveglianza”, cresce la pressione sul debito, tutta l’eurozona è più fragile. Le Figaro mette in prima pagina sul suo sito una notizia Reuters sull’imminente manovra: “L’Italia prepara un piano di rigore da 40 miliardi di euro” e ne serra i tempi per “dare un segnale
ai mercati” dopo l’avvertimento di S&P. “Indeboliti” dal recente “scacco elettorale”, Mr B e ‘super-Giulio’ vogliono, cioè, contrastare l’impressione creata dall’agenzia di rating facendo comprendere che il governo “tiene saldamente i cordoni della borsa”. Nonostante altre agenzie non condividano l’analisi di S&P, l’Italia, secondo Les Echos, finisce inevitabilmente “sotto sorveglianza negativa”: Il quotidiano economico francese scrive che la mossa di S&P potrebbe fare salire l’attenzione dei mercati sull’economia italiana, che deve affrontare sfide per lei “troppo ardue”. Nell’attesa che i ballottaggi di domenica dicano se anche le sfide politiche sono “troppo ardue” per il governo Berlusconi.
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