Scritto per Il Fatto Quotidiano del 27/05/2011
L’arresto di Mladic è stato annunciato proprio mentre il capo della diplomazia europea Catherine Ashton era a Belgrado per discutere col presidente Tadic come dare un colpo d’acceleratore al processo di adesione della Serbia all’Ue, frenato proprio dal perdurare della latitanza del generale serbo-bosniaco, oltre che di Hadzic. La Ashton, che non ha il dono della battuta al fulmicotone, esprime soddisfazione, parla di passo avanti importante e chiede che il generale sia deferito «senza indugio» al tribunale dell’Aja.
Al di là della balbuzie politica della Lady Europa, la cattura di Mladic dà certamente una spinta alla candidatura della Serbia all’Ue: Belgrado, che presento’ la domanda d’adesione nel dicembre del 2009, puntava a ottenere, di qui a fine anno, lo statuto di Paese candidato all’adesione. Difficile, adesso, che non ce la faccia: la Commissione sta mettendo a punto il suo parere, da sottoporre poi ai leader dei 27.
A Bruxelles, un collega della Ashton, Stefan Fule, responsabile dei negoziati d’allargamento dell’Ue, è meno impacciato: «Un grande ostacolo sulla via serba verso l’Unione europea è stato tolto –dice-. E’ un grande giorno non solo per la Serbia, ma anche per i Balcani occidentali e per tutti noi».
Nessuno dei Paesi della ex Jugoslavia protagonisti della stagione di guerre e di orrori degli Anni 90 è già entrato nell’Ue: a parte la Slovenia, il cui distacco, pero’, avvenne pêr primo e fu relativamente indolore, gli altri Stati nati dalla disgregazione della Federazione di Tito sono ancora in lista d’attesa. E se i negoziati con la Croazia sono molto avanzati e ormai prossimi alla conclusione, quelli con Bosnia, Montenegro e Macedonia devono ancora cominciare.
L’annuncio dell’arresto di Mladic è stato salutato con soddisfazione in Bosnia, dove Hajra Catici, presidente di un gruppo di familiari delle vittime ‘Donne di Srebrenica’, manifesta “sollievo”. E c’è soddisfazione e sollievo ovunque in Europa e nel Mondo, al vertice del G8 di Deauville, dove il presidente di turno, ; il francese Nicolas Sarkozy parla di «un passo in più verso l’integrazione della Serbia nell’Ue». I tempi saranno ancora lunghi, l’Olanda insisterà perchè anche Hadzic sia preso, ma un masso è stato tolto. Ed era il più grosso.
venerdì 27 maggio 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento