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martedì 3 luglio 2012

Paese Vecchio: Monti al Vertice, un pivello e il decano

Scritto per Il Fatto Quotidiano dello 03/07/2012

Bella forza!, prendersela con i vecchi, anzi con “un Paese vecchio”. Subito dopo la disfatta di Kiev, Cesare Prandelli, bravo ct, persona ammodo, classe juventina, scopre che la nazionale soffre perché l’Italia è vecchia, “con tante cose da cambiare”. Altro che l’America di frontiera dei fratelli Cohen, che non era, e non è, “un Paese per vecchi”: il nostro è un Paese con l’età media fra le più alte e dove i seniores, gli ‘over 60’, sono più dei giovani, che, per fare massa, dilatano i loro confini ben oltre i trent’anni.

Ora, a parte il fatto che in campo a Kiev mica c’è andata un’allegra brigata d’arzilli nonnetti, ma 11 giovani presunti baldi; e a parte pure il fatto che vecchio non è necessariamente sinonimo di saggio ma neppure giovane è necessariamente sinonimo d’intelligente, la sortita di Prandelli è corretta, ma banalotta. Quanto, poi, alle cose da cambiare, mica tutto il vecchio è da buttare: con un po’ di calcio all’italiana - non quello di Nereo Rocco, bastava quello di Giovanni Trapattoni -, contro la Spagna, magari, non perdevamo 4 a 0 (e non è detto che ci divertissimo di meno).

Sta di fatto che l’Italia, da sempre, e con poche eccezioni, affida la propria guida, quella politica, più all’esperienza che all’entusiasmo. Quando va ai Consigli europei, il professor Monti si trova quasi in una situazione paradossale: è uno degli juniores del gruppo, perché c’è entrato neppure otto mesi fa, ma è pure uno dei decani con i suoi 69 anni. Tanto per dire, Jean-Claude Juncker, premier lussemburghese ininterrottamente dal 1995, di anni ne ha appena 58.

E’ che a noi il Professor pare un giovanotto perché, prima, c’era Nonno Silvio, con i suoi 76 anni (ma Berlusconi divenne presidente del Consiglio la prima volta a 58 anni). La seconda Repubblica, ammesso che sia davvero tale, ha prodotto un solo premier ‘under 50’ (D’Alema, 49 anni nel 1998). Prodi, oggi 73, divenne premier a 57; Amato, oggi 74, a 62.

Oggi, Monti è il più anziano fra i leader dei Paesi fondatori dell’Unione europea: il presidente francese François Hollande, appena eletto, ha 58 anni, pur essendo un dinosauro della politica perché ne fa da sempre, anche se pochi, fuori dalla Francia, se n’eranoaccorti. Angela Merkel è coetanea di Hollande, ma è cancelliera tedesca da quando di anni ne aveva 51. Elio di Rupo, premier belga di origini italiane, è da poco alla guida del paese: c’è arrivato a 61 anni. Di Juncker, abbiamo già detto. Mark Rutte, olandese, ha 45 anni (ed è premier da quando ne aveva 43).

Fra i Grandi dell’Ue, il dato non cambia: Monti è il più vecchio. Il premier polacco Donald Tusk ha 57 anni ed è capo del governo da cinque; e lo spagnolo Mariano Rajoy ha pure 57 anni e s’è appena insediato. Con lui, la Spagna ha fatto una scelta controcorrente, dopo avere scelto nel ’96 un leader di 43 anni, José Maria Aznar, e nel 2003 uno di 44 anni, José Luis Zapatero. Il premier britannico David Cameron, conservatore, 48 anni, è un altro degli ‘under 50’ del Consiglio europeo; e il capo dell’opposizione laburista Ed Miliband, uno dei pochi politici occidentali in servizio permanente effettivo che ha la serenità di definirsi socialista, di anni ne ha solo 43.

Uno dice: Sì, va bene, ma in America è diverso: c’era Nonno Reagan, presidente dai 70 ai 78 anni; e poi Zio Bush, presidente a 65 anni. Bubbole: Barak Obama, 51 anni, divenne presidente a 48; prima di lui George W Bush, figlio dello Zio, fu eletto a 54; e ancora prima Bill Clinton a 46.

Nell’Ue, i Paesi Nordici hanno un serbatoio di giovani cui affidare le sorti del governo: lo svedese John Fredrik Reinfeldt ha 47 anni ed è premier dal 2006; la danese Elle Thorning-Schmidt  ha 45 anni ed è premier dal 2011; e il finlandese Jyrki Katainen li batte tutti, perché ha 40 anni e divenne un anno fa.

Ecco, però, e torniamo a Prandelli, non è che giovane è necessariamente bello e buono, quella cosa che dicevano i greci (ma loro pensavano agli efebi). A parte l’ungherese Viktor Orban, oggi 49 anni, premier a 35, uno dei ‘cattivi’ d’Europa, capita che i giovani non siano affidabili: il professor Monti lo sta sperimentando. A 72 ore dal Consiglio europeo, Rutte l’olandese, quello in combutta con gli xenofobi anti-Islam, e Katainen il finlandese si rimangiano l’intesa sullo scudo ‘anti spread’: che Angela la tedesca abbia loro fatto l’occhiolino?

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