Scritto per Il fatto Quotidiano del 18/02/2011
Se il Cavaliere è nella tormenta di Ruby e delle sue colleghe, l’Italia è “sotto il vento del Nord”, il vento della Lega, “il solo partito a non temere la prospettiva di elezioni anticipate”: Le Figaro, quotidiano francese fra i meno acidi, nelle cronache quotidiane, verso Berlusconi e il suo governo, dedica un reportage al partito “autonomista e popolare” che in vent’anni di vita parlamentare s’è imposto come un “attore chiave” della politica italiana. E non manca l’intervista a Umberto Bossi, con la foto del babbo del Trota che alza la fiala con l’acqua del Po nel rito che, ogni anno, violenta la tradizione risorgimentale delle sorgenti del fiume, al Pian del Re, sotto il Monviso.L’inviata Christine Fauvet-Mycia descrive la Lega Nord come “un partito di governo” e osserva –cosa che a molti italiani probabilmente sfugge- che è ormai la più vecchia formazione politica a sedere in Parlamento: “regna su Piemonte e Veneto”, condiziona la Lombardia, “allarga la sua base elettorale a destra e a sinistra” e “sembra in grado di fare il bello e il cattivo tempo” nell’Italia di Mr B, dove “ormai nessuno tratta alla leggera” il Bossi e la Lega, che impone il federalismo, che è “una rivoluzione copernicana”, e cavalca le paure della gente, Al giornale francese, Umberto il Padano non racconta nulla di nuovo, su Berlusconi, che sarebbe vittima dei giudici perché porta avanti il federalismo, e sui programmi della Lega. Che, se si andrà alle urne, Christine non ha dubbi, diventerà “il primo partito del Nord Italia: sarà storico” e, nel 150.o anniversario dell’Unità d’Italia, un po’ deprimente.
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