I ‘lider’, specie quando sono ‘maximi’, dovrebbero sempre
lasciarci guardinghi, sotto qualsiasi bandiera e sotto qualsiasi sole nascano.
Eppure, capita che ne sentiamo l’infatuazione, che ne subiamo il carisma,
quando c’è –è il caso di Chavez- e quando c’è di meno –è il caso di Putin-.
Destra e sinistra, il contagio è diffuso: “Ma sono eletti”, non sono dittatori.
Già, pure Hitler e Stalin lo furono; e Mussolini. Mica c’è solo Mr B, che,
quando ha bisogno di conforto, o di consiglio, va da Vladi a festeggiarne il
compleanno –o quel che sia-. Vendola, dopo il successo di Chavez, manda tweets
che sono proclami di vittoria: "Dal Sudamerica, una bella lezione
per la sinistra italiana" (che potrebbe andare proficuamente a lezione un
po’ ovunque, persino in Francia e in Olanda). Vendola spiega: «Chavez resta l’artefice … d’una sperimentazione
di lotta contro la povertà … Lui ha vinto la battaglia … e dobbiamo prenderne
esempio", lui riesce –dirà poi- dove Castro ha fallito. Certo, magari in
Venezuela, con il petrolio e senza l’embargo, è più facile che a Cuba. E poi i
diritti dell’uomo, l’Iran, l’istrioneria… Vabbeh, ma un ‘lider maximo’ così
oggi altrove non c’é. Meglio, che resti in Venezuela.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento