Dopo un negoziato durato fino alle 3 del mattino, i leader
dei 27 riuniti a Bruxelles hanno trovato un accordo sui tempi dell’Unione
bancaria europea, cioè della supervisione della Banca centrale europea sugli
istituti di credito dei singoli Paesi: le trattative su modi e tempi della
supervisione saranno concluse entro la fine dell’anno e l’applicazione avverrà
gradualmente a partire dall'inizio del 2013.
In pratica, il Vertice europeo ha confermato, con qualche
ulteriore dettaglio, quanto era già stato deciso a fine giugno: un richiamo in
tal senso era venuto dal presidente della Commissione europea José Manuel Durao
Barroso, che aveva invitato i leader a “rispettare la parola data”. La
Germania, nelle ultime settimane, aveva manifestato crescenti perplessità:
vorrebbe sottrarre al controllo della Bce le proprie casse regionali.
Non è, invece, andata avanti la proposta tedesca d’un
‘super-commissario’ europeo che vigili e decida sui conti pubblici dei singoli
Paesi dell'Eurozona: per istituirlo, è stato notato, ci vorrebbe una modifica
ai Trattati e “non è questa la priorità al momento”, hanno osservato Francia,
Italia, Spagna e altri Paesi.
Al Vertice, ha detto il premier italiano Mario Monti, non se
n’è quasi parlato, ma, su questo punto, la discussione ha avuto momenti accesi
a margine della plenaria, specie tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il
presidente francese Francois Hollande, colti dalle telecamere in uno scambio di
battute vivace. La proposta della Merkel, fatta in extremis, aveva irritato
Hollande e altri leader, apparendo come un tentativo di ‘dirottare’ il Vertice
dal tema dell’Unione bancaria di nuovo a quello del rigore.
Il Consiglio europeo si concluderà in giornata. Ieri, i
lavori si erano aperti mentre la Grecia viveva un drammatico sciopero generale,
con scontri in piazza ad Atene e la morte per infarto di un marittimo di 65
anni che protestava. A Bruxelles, i leader dell’Eurozona hanno espresso giudizi
positicvi sui progressi della Grecia sulla via del risanamento: dichiarazioni
che preludono alla concessione della tranche di 31,5 miliardi di euro prevista.
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