Scritto per EurActiv lo 04/06/2013
L’Italia
è crocevia della preparazione del Vertice europeo di fine giugno; e il premier
Enrico Letta intensifica i contatti. Il presidente della Commissione europea
José Manuel Durao Barroso è atteso a Roma a metà giugno, per una serie di
incontri istituzionali. Della missione, che deve ancora essere ufficialmente
annunciata, si ha notizia da fonti sicure.
La
visita di Barroso, che dovrebbe svolgersi tra il 14 e il 15 giugno, seguirà di
circa due settimane quella del presidente del Consiglio europeo Herman Van
Rompuy, che è stato a Roma venerdì 31 maggio, incontrandovi, fra gli altri, il
presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Letta; e precederà
di circa due settimane il Vertice europeo del 27 e 28 giugno a Bruxelles, che
sarà centrato su crescita e occupazione.
Il
Governo Letta s’è impegnato a varare, prima dell’appuntamento europeo, un
proprio piano per il lavoro dei giovani e cerca appoggi e sponde per
un’accelerazione dell’azione comune per crescita e occupazione. Nello stesso tempo,
il premier e i suoi ministri impegnati sul fronte europeo cercano di tenersi al
passo degli sviluppi istituzionali di cui Francia e Germania hanno parlato il
30 maggio.
Venerdì
scorso, dopo l’incontro con Van Rompuy, Letta
aveva avuto conversazioni telefoniche con la cancelliera tedesca Angela Merkel,
con il presidente francese Francois Hollande e con lo stesso Barroso, riferendo
loro l’esito del colloquio con il presidente del Consiglio nella
prospettiva del Vertice di giugno, con
particolare riferimento alla proposte italiane sul lavoro e per contrastare la
disoccupazione giovanile. Letta aveva pure espresso sostegno all'iniziativa
franco-tedesca annunciata il 30 maggio per il rafforzamento della governance
europea dell’Unione economica e monetaria.
L’attivismo italiano deve però fare i
conti con la difficoltà, per la Germania, di prendere decisioni
finanziariamente impegnative al prossimo Vertice, specie se messa sotto
pressione, neppure tre mesi prima dalle elezioni politiche tedesche del 22
settembre. In questo contesto, la
decisione, già annunciata dal Consiglio europeo del 22 maggio, di indire a
Berlino il 3 luglio una riunione ‘ad hoc’ dei ministri del lavoro dei 27, per
confrontare le migliori pratiche in tema di lavoro giovanile, pare un modo per
ridurre la pressione sull’incontro dei leader a fine giugno, dotandolo di una
valvola di sfogo.
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