Scritto per Il Fatto Quotidiano del 21/11/2010
Luca il cameriere potrà d’ora in poi deliziare senza patemi i clienti del ‘Colosseo’ di San Francisco, cantando ‘legalmente’ le sue arie liriche preferite, specie quelle di Puccini. C’è voluto il timbro d’una commissione perché il mix tutto italo-americano di pizza e bel canto fosse autorizzato, nel ristorante su Columbus Avenue, a North Beach. Il problema non era d’arte, ma di decibel: accettare che il locale doti Luca di un microfono per farsi sentire da tutti i clienti. La storia suona ‘cosa di compari’: il proprietario del ristorante si chiama Salvatore Nevigato e uno dei cronisti che se ne occupano sul San Francisco Chronicle ha nome Paolo Lucchesi. La commissione, presieduta da Ron Miguel, che suona ispanico in una delle città più multietniche d’America, ha votato netto, 5 a 1. L’unico no è venuto da Kathrin Moore, che non suona per niente latina, preoccupata dell’effetto karaoke di Nessun Dorma, con conseguente baraonda fastidiosa ai residenti. I proprietari della zona, celebri per la loro intransigenza, s’opponeva a che Luca s’esibisse, piatto di spaghetti nella destra e microfono nella sinistra. La Moore ha pure provato a fare della pulizia etnica musicale: opera sì, ma solo opera (e solo italiana). Una risata l’ha sommersa. Luca canterà, ma non prenotate subito un tavolo: ora, mette a punto il repertorio e fa le prove. L’esordio è per la stagione delle feste, che negli Usa inizia dopo il Ringraziamento, quest’anno giovedì prossimo, il 25 novembre.
domenica 21 novembre 2010
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