Scritto, in versioni diverse, per EurActiv e L'Indro il 12/09/2012
E’ stato un mercoledì da leoni per l’Europa, che attendeva con ansia una giornata che era il crocevia di tutte le paure e le speranze dell’Unione e dell’euro: prima, a Strasburgo, il discorso del presidente della Commissione europea José Manuel Barroso sullo Stato dell'Unione; e poco dopo, a Karlsruhe, il sì della Corte costituzionale tedesca al fondo salva-stati e al Patto di Bilancio, accolto con scrosci d’applausi dal Parlamento europeo.
Con una sentenza molto attesa, la Corte costituzionale tedesca ha dato alfine via libera all’Esm, precisando, però, che la Germania, maggior contributore del fondo salva Stati, non dovrà superare il tetto di 190 miliardi di euro, se non con il parere positivo del proprio Parlamento. Il verdetto non pone tutti i temuti vincoli che avrebbero di fatto imbrigliato l'Esm e in parte vanificato lo scudo anti-spread voluto dai leader dell’Eurozona e dalla Bce. Infatti, i mercati reagiscono positivamente, con lo spread in calo. Soddisfatta la cancelliera Merkel: "La Germania - ha detto - ha dato un segnale forte all'Europa".
E’ stato invece tiepido l’applauso che ha accolto, nell'aula della Camera, a Montecitorio, l’annuncio del verdetto di Karlsruhe. La notizia è stata data all'Assemblea dalla vicepresidente Rosy Bindi durante un dibattito sul dl sull’Ilva su cui la Lega pratica l’ostruzionismo. Pochi i presenti, ancora meno coloro che hanno applaudito. Più robusto, invece, il sostegno nei commenti istituzionali e politici: il premier Monti la giudica “un’ottima notizia” ...
Gli otto ‘magistrati in rosso’, dal colore delle loro toghe, hanno sì messo un tetto alla partecipazione della Germania al salvataggio dei Paesi in difficoltà, ma non hanno vincolato ogni singolo utilizzo dell'Esm al consenso del Bundestag, come si temeva nei giorni scorsi. La Corte ha inoltre respinto il ricorso di urgenza dell'esponente della Csu Peter Gauweiler presentato lo scorso fine settimana, riservandosi, però, di valutare nel merito se la Bce abbia superato le proprie competenze, decidendo di acquistare titoli dei Paesi in difficoltà per frenare lo spread. La signora Merkel è tornata a ripetere anche oggi che la Bce è intervenuta “nell'ambito del suo mandato e della sua indipendenza", sottolineando che in questa crisi "ogni istituzione ha le sue responsabilità ".
Fortemente positive le reazioni europee ...
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