P R O S S I M A M E N T E

Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore

giovedì 27 settembre 2012

Onu/Usa: Monti a NY, per Unione è la crisi più grave

Scritto, in versione diverse, per EurActiv e L'Indro il 26 e 27/09/2012

Con lo spread che torna a salire e le borse di nuovo nervose per l’incertezza sulla Spagna, il premier Mario Monti dice, dalla tribuna dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che questa è la crisi più grave che l’Unione europea abbia mai attraversato e che, per uscirne, serve più integrazione, mentre le fughe nel populismo e nell’euro-scetticismo sono controproducenti. E il Professore schiera l’Italia in prima linea sul doppio fronte del rigore dei conti e delle politiche di crescita, anche come contributo perché l’Europa sia “vitale”: “L’Italia non rischia più –dice poco dopo, intervistato da una tv Usa- di essere la miccia che innesca una crisi del debito nell’Unione”.

La situazione economica internazionale e il ruolo dell'Italia nella nuova governance europea sono due dei temi forti del discorso di Monti, che ha anche parlato delle sfide della Primavera araba, giunta a uno snodo tra evoluzione democratica e involuzione integralista, e del Mediterraneo; e, ancora, della legalità internazionale e della lotta al terrorismo, dell'impegno nel peacekeeping –l’Italia ne è il principale protagonista, fra i Paesi occidentali-, di sviluppo sostenibile e sicurezza dell’ambiente, dell'ormai annosa questione della riforma del Consiglio di Sicurezza dell’Onu (“Il Mondo ha bisogno di Nazioni Unite forti, l’Italia è pronta” e assicura “pieno impegno” su pace e cooperazione).

Con il suo intervento a 360 gradi, durato 20 minuti e pronunciato in inglese, il premier conferma che la sua presenza alla settimana d’apertura dell’Assemblea dell’Onu e i numerosi incontri bilaterali e contatti previsti a margine "s’inseriscono nell'azione” del suo governo “per favorire e migliorar la comprensione e la percezione dell'Italia" a livello internazionale. Un Paese che, nell’area mediterranea, dice sì al dialogo e non alla contrapposizione e che, su scala mondiale, difende i diritti dell’uomo e ribadisce il no alla pena di morte; che auspica uno sblocco dello stallo all’Onu sulla Siria e che invita l’Iran a rispettare le risoluzioni della comunità internazionale e chiarire le proprie scelte nucleari.

Da quando è a New York, cioè da lunedì sera, il premier ha incontrato il presidente americano Barack Obama e numerosi altri leader, spesso accompagnato dal ministro degli esteri Giulio Terzi, ha dato interviste alla Cnn e alla Pbs e ha cenato –ieri sera, al ristorante Le Cirque di Manhattan- con il segretario al tesoro Usa Tim Geithner e con esponenti di spicco dell’economia e della finanza americane. C’erano, tra gli altri, il finanziere George Soros, il capo degli analisti di Moody’s Mark Zandi e il presidente della Fed di New York William Dudley.

La cena "è andata bene ed è stata interessante", ha detto Monti, al termine."Con Geithner abbiamo parlato anche di Europa - ha riferito il premier -, ma poco". E, prima di congedarsi dai giornalisti, il Professore ha raccontato un aneddoto: “Sapete con chi ho fatto una foto? Jack Welch, uno dei più grandi amministratori delegati americani, prima ancora di Bill Gates. Si ricordava di me, perché ero alla Commissione europea quando gli bocciammo l'acquisizione d’Honeywell International da parte di GE. E' stato il primo americano a dovere sperimentare la giovane Europa".

Più che agli aspetti internazionale della missione Monti, in Italia s’è però prestato attenzione, almeno finora, ai temi di politica interna. Così, dell’intervista a Christiane Amanpour, della Cnn, l’impatto maggiore l’hanno avuto le dichiarazioni sul fatto che lui non si candiderà nel 2013 e che Silvio Berlusconi ha “tutto il diritto” di ripresentarsi e l’auspicio che la vita politica riprenda “con più maturità e responsabilità”. Sulla situazione economica, il premier ha ripetuto che le misure adottate “possono aver appesantito la crescita”, ma ha pure rinnovato la fiducia che nel 2013 “arriverà la ripresa”.

Nessun commento:

Posta un commento