Scritto per Il Fatto Quotidiano del 20/01/2011
Mr B batte Hu 5 colonne a una: una roba da urlo, se fosse il risultato di un derby
tra Milan e Inter. Sulla prima pagina dell’Herald Tribune, versione internazionale dell’informazione di qualità americana del New York Times, l’attesissimo incontro alla Casa Bianca tra i presidenti americano e cinese ha la colonna d’apertura e l’ennesimo scandalo sesso-politico italico ha la colonna di spalla. Ma Berlusconi straccia il cinese con un’enorme foto a quattro colonne sotto la testata, lui cereo accanto al busto diafano d’un’antica romana, in un giardino di Roma (il Quirinale?).
Il servizio di Rachel Donadio, che trova spazio in prima anche sul giornale ‘madre’,
il prestigioso NYT, è proprio ‘americano’: fattuale fin dal titolo, “Un nuovo scandalo s’aggiunge alla lista” di quelli che già minano la credibilità del premier; e “le ultime rivelazioni sessuali” gli tagliano un po’ di più l’erba politica sotto i piedi. Pero’, “nessuno può dire se l’ondata di notizie sui tabloid lo spazzerà via”, anche se “gli italiani sono preoccupati in misura crescente dal divario tra i mali che affliggono il Paese e le priorità del loro premier”. L’attenzione del NYT non è isolata: da quando il ‘Rubygate’ è esploso la stampa estera gli dedica ogni giorno minuziosa attenzione, senza aggiungere nulla a quanto scrive la stampa italiana, ma senza neppure trascurare nulla. Le Monde di ieri dava il tono: “Il cerchio si stringe intorno a Berlusconi”; e l’FT , il giorno prima, azzardava un paragone “con l’agonia politica di Bill Clinton dopo il caso di Monica Lewinsky” –il che, pero’, vorrebbe dire che Mr B resterà al suo posto fino al 2013-.
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