Scritto per Il Fatto Quotidiano del 23/01/2011
E brava la polizia di Alassio, la località del Muretto, sulla Riviera, in provincia di Savona: quando John Button, 65 anni, pilota di rally in pensione, cittadino di Sua Maestà, ma soprattutto padre di Jenson, campione del Mondo di F1 nel 2009, s’è presentato a denunciare il furto della sua Ferrari, non è stata con le mani in mano: allarme a tutte le auto, perché quella 550 Maranello rossa con la targa del Principato di Monaco non poteva passare inosservata. Ma John, che era in giro per fare acquisti e per spassarsela un po’, era ripartito ugualmente abbacchiato per MonteCarlo, dove vive con Jenson, che lo aspettava per festeggiare il 31.o compleanno. E, invece, il giorno dopo, ecco la telefonata che non t’aspetto e che vale oro –quell’auto, nuova, vale più di 150mila euro-: la sua Ferrari era stata ritrovata, intatta, chiusa a chiave. Proprio come, e dove, lui l’aveva parcheggiata, sul lungomare, non esattamente di fronte all’hotel, il lussuoso 5 stelle Grand Hotel Mediterranée, ma un chilometro più in là. Solo che John l’aveva poi cercata altrove e, non trovandola, aveva subito pensato al furto. La disavventura a lieto fine del vecchio pilota, che ha ovviamente conquistato la stampa britannica, in primo luogo il Daily Mail, s’è risolta in una doppia buona pubblicità italica: una polizia reattiva ed efficace; e una Ferrari capace di affascinare anche il padre del campione del Mondo con la Brawn poi passato alla McLaren.
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