Scritto per Il Fatto Quotidiano del 21/01/2011
Una volta si diceva ‘Cherchez la femme’, per cercare di spiegare una situazione poco decifrabile. E lo si continua a dire anche adesso; anzi, oggi sarebbe meglio dire ‘Cherchez les femmes’, come, se ce ne fosse bisogno, stanno a dimostrare le lascive vicende nostrane di questi giorni, sempre seguite con meticolosa attenzione dalla stampa mondiale. Ma, talora, per mettersi sulla pista giusta, più che la donna conviene seguire il ladro: la stampa britannica, e in particolare il Daily Mail, è affascinata da come la polizia italiana sia riuscita a scoprire la tomba di Caligola, di cui s’erano perdute le tracce, a quasi 2000 anni ormai dalla sua morte, avvenuta nel 41 dC, all’età di soli 28 anni, per mano di uno dei suoi pretoriani –complici, pero’, senatori e boiardi di palazzo : vatti a fidare di quelli !-. Non che la si cercasse molto, la tomba dell’imperatore che è rimasto nella storia romana, oltre che per avere nominato senatore il suo cavallo, per la crudeltà, la promiscuità e la pazzia: figuratevi che giaceva con le sorelle e aveva reso un bordello il pâlazzo imperiale -che cosa inaudita!-. Ma quando la polizia ha arrestato, nei pressi di Nemi, dove Caligola aveva villa e annessi, un tombarolo con una statua dell’imperatore alta 2,5 metri e del valore stimato di almeno un milione di euro, arrivare al sito della tomba, è stato facile: gli scavi, che sono iniziati mercoledi’, ci restituiranno, magari, frammenti di verità sul personaggio, se i tombaroli non si sono già portati via tutto.
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