Scritto per Il Fatto Quotidiano del 06/01/2011
Come ti rovino le vacanze a Roma! Il Guardian e il Telegraph si lamentano entrambi, lo stesso giorno, e con titoli analoghi, della nuova tassa comunale sugli hotel, che dovrebbe portare all’amministrazione capitolina 82 milioni di euro l’anno, destinati, in larga parte, a migliorare il decoro cittadino (e il 5% servirà a promuovere Roma nel mondo come meta turistica). Il Guardian afferma che « la tassa sugli hotel rovina il clima di festa » nella Città Eterna e il Telegraph constata che "i turisti sono colpiti dalla nuova tassa» (ovvio, visto che la pagano: da un euro a tre euro a persona e per notte, a seconda del livello degli alberghi in cui alloggiano). Sulle colonne dei due giornali britannici, protestano tutti : i turisti che pagano, gli albergatori che non ci guadagnano nulla –e che devono spiegare ai clienti quel balzello supplementare-e persino gli operatori turistici, che pure godono di qualche (contestata) esenzione. E’ proprio tutto da rifare?, come vuole la tradizione dell’Italia dei Bartali. A risollevarci il morale, ci pensa, o almeno ci prova, il Chicago Tribune, che dalle rive del Michigan, annuncia una ‘rivoluzione italiana’ sul Tevere nel 2011: i visitatori pagheranno, magari, la tassa sugli hotel, ma troveranno un’Italia «meno anarchica», a tratti persino «germanica», con il Colosseo ripulito, i Musei Vaticani meglio organizzati, la stazione Tiburtina trasformata e funzionale, i negozi aperti ‘non stop’. E la rivoluzione dell’efficienza contagia Firenze, Pisa, Milano, Venezia. Un sogno!, appunto…
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