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martedì 4 gennaio 2011

SPIGOLI: l'Italia perde la testa nei sacchetti di plastica

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 04/01/2011

Sommersa dai rifiuti, dilaniata dai botti, seppellita dalle risate per le gag non sempre involontarie dei suoi leader, l’Italia rischia di finire soffocata dai sacchetti di plastica: la stampa internazionale segue con simpatia, ma anche con diffidenza, la crociata anti buste scattata il primo gennaio. L’obiettivo, l’eliminazione dei sacchetti di plastica e la loro sostituzione con sporte bio-degradabili, è largamente condiviso. Ma la Cnn ironizza sulla passione degli italiani per i sacchetto di plastica: «L’Italia è nota tanto per il cibo quanto per gli onnipresenti sacchetti». E la Bbc rileva che «l'Italia ha uno dei tassi di consumo di sacchetti più alti in Europa». Libération riconosce la bontà dello sforzo: «Gli italiani abbandonano i sacchetto di plastica per inquinare di meno». E, sulla stessa linea, ecco il Guardian (“I negozi italiani mettono al bando i sacchetti di plastica da Capodanno”), l’Independent (“Sacchetti di plastica fuorilegge in Italia dal 1o gennaio”) e Les Echos (“L’Italia vieta i sacchetti di plastica nei negozi»). Ma non tutto è oro quel che luccica: il Daily Mail nota che «i negozianti mettono in guardia contro il caos alle casse». Forse il corrispondente s’è trovato nella stessa coda dov’ero io, domenica mattina in zona Vittorio: la cassiera del supermercato smaltiva, com’è lecito fare, i sacchetti restanti, ma a pagamento, mentre lo smaltimento deve essere gratuito. Per fortuna, in fila c’era una signora ben informata e tosta: ha esibito la nota del governo che dirime la questione e l’ha spuntata, per sè e per tutti noi. Contenti di tornare a casa, ancora una volta, con i sacchetti di plastica (inquinanti, ma almeno gratis).

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