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venerdì 23 novembre 2012

Ue: bilancio; Vertice, ipotesi compromesso, ma incombe rinvio


Scritto per EurActiv il 23/11/2012

Il Vertice straordinario sulle prospettive finanziarie dell’Unione europea 2014/2020 riprende, oggi, a Bruxelles, alle 12.00, dopo una pausa per valutare la proposta di compromesso presentata ieri sera dal presidente della riunione Herman Van Rompuy, per il quale “un accordo è a portata di mano”. Sulle discussioni, protrattesi fino a mezzanotte e poi aggiornate, incombe l’ipotesi di un rinvio, avanzata fin dall’arrivo al Justus Lipsius dalla cancelliera tedesca Angela Merkel.

Un rinvio non avrebbe sull’Ue un impatto negativo immediato, ma confermerebbe la difficoltà a decidere che, in questo momento, hanno i Paesi dell’Unione: nelle ultime settimana, sono andate a vuoto riunioni sulla crisi della Grecia per evitare la bancarotta di Atene, sul bilancio suppletivo 2012 e su quello previsionale 2013, tutte decisioni ben più urgenti delle prospettive finanziarie a medio termine.

La bozza di compromesso elaborata da Van Rompuy dopo un giro di ‘confessionali’, cioè d’incontri bilaterali con tutti i leader Ue per misurarne priorità irrinunciabili e possibili concessioni, prevede una riduzione di circa 80 miliardi di euro rispetto alle proposte iniziali della Commissione europea, un po’ più del 5% del totale, ma modifica i tagli già ipotizzati venendo incontro alle richieste di Italia e Francia, fra gli altri, di colpire di meno le politiche di coesione e l’agricoltura.

Se Van Rompuy è ottimista, il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz è scettico, mentre altri leader sottolineano che il negoziato resta difficile. Il commissario europeo Olli Rehn, ieri, era stato il più positivo, sicuro che tutti i leader “sapranno superare le loro rispettive linee rosse” e andare verso il compromesso.

Il premier italiano Mario Monti sta valutando la proposta di Van Rompuy, dopo avere sottolineato che non accetterà “penalizzazioni” per l’Italia e indicato le stelle polari d’una possibile intesa: “Equità, solidarietà, uso efficiente delle risorse”. Monti è scortato al Vertice dai ministri Barca, Catania e Moavero, a conferma che le priorità sono coesione e agricoltura.

Il presidente francese François Hollande, come in genere tutti i leader dei Paesi dell’Europa centrale, vorrebbe meno tagli rispetto alle cifre della Commissione, la Merkel di più. Il premier britannico David Cameron smentisce le indiscrezioni del Financial Times su una sua linea morbida, conferma che Londra vorrebbe in pratica congelare il bilancio Ue fino al 2020 sui valori 2011 e fa sapere che non intende rinunciare al proprio sconto sul contributo al bilancio comunitario, senza, però, evocare l’ipotesi d’un ricorso al veto.

In queste ore, a Bruxelles, si dice ad alta voce quel che si sussurra da giorni a Berlino: che un rinvio non sarebbe per nulla drammatico. E si parla di un nuovo Consiglio europeo straordinario a gennaio, perché il calendario di dicembre è già occupato da un Vertice consacrato all’Unione bancaria.

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