Le borse europeee hanno fatto festa
per mezza giornata. Poi, hanno chiuso negative e Milano ha pure vissuto brutti
momenti. Lo spread, che era sceso, risale sulle quote consuete di questi
giorni, 326. Prevale l’analisi di quanti considerano il salvataggio di Cipro
annunciato la scorsa notte dall’Eurogruppo una sorta di bomba ad orologeria nel
cuore dell’euro, pronta a detonare a breve. Molti indizi, infatti, fanno
sospettare che l’uscita dall’euro dell’isola non sia stata scongiurata e che il
rischio contagio resti.
E i segnali di cedimento di Italia e
Francia non lasciano tranquilli sul futuro prossimo, al punto che le agenzie di
rating avrebbero già il colpo in canna, nonostante che, a bocce fredde, il
presidente dell’Eurogruppo, l’olandese Jeroen Dijsselbloem, presenti l’intesa
trovata come un nuovo modello per la zona euro, con la chiamata di investitori
e correntisti a essere partecipi della ristrutturazione delle banche.
A Bruxelles,tutte le dichiarazioni
ufficiali sono improntate a soddisfazione. Il presidente del Vertice Herman Van Rompuy parla di “accordo
essenziale per assicurare un futuro sostenibile a Cipro”. E il commissione agli
Affari economici Olli Rehn sostiene che “adesso possiamo lavorare per aiutare i
ciprioti a ricostruire la loro economia”.
Di riffa o di raffa, quando le prefiche dell’euro già
intonavano le orazioni funebri, l'Eurogruppo ha dunque varato il piano di
salvataggio per Cipro: l’accordo è stato raggiunto nel cuore della notte, dopo
un fine settimana di negoziati convulsi: sabato nell’isola, tra autorità locali
e troika; e domenica a Bruxelles tra il presidente cipriota Nikos Anastasiades
e i responsabili delle istituzioni comunitarie coinvolte e l’Fmi.
"L'accordo raggiunto stasera mette fine alle incertezze su Cipro e sulla
zona euro": ha detto Dijsselbloem: "L'intesa evita i prelievi coatti
sui depositi bancari e ristruttura profondamente il settore bancario
cipriota".
La riunione dell’Eurogruppo è iniziata domenica a tarda sera
e s’è conclusa verso le 2 del mattino. "L’accordo –ha spiegato
Dijsselbloem- prevede un'appropriata riduzione del settore bancario”, che è
attualmente sovradimensionato e che “raggiungerà la media europea nel 2018” . Inoltre, Cipro “s'impegna
ad un programma di consolidamento dei conti, con riforme e privatizzazioni".
Per il governo cipriota, è stata così sventata l’uscita
dall’euro dell’isola. E il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha
detto che le conclusioni dell’Eurogruppo non richiedono un voto d’approvazione
del Parlamento di Nicosia:la barriera contro cui s’era infranto il piano varato
solo una settimana fa.
Il direttore dell’Fmi Christine Lagarde raccomanderà al
Fondo di partecipare al salvataggio. La Lagarde giudica l’accordo "buono",
perché "protegge i depositi sotto i 100 mila euro, limita le misure alle
due banche maggiormente problematiche e divide il peso tra Ue e Cipro in modo
equo" (10 miliardi di euro a carico dell’Eurozona, circa 6 a carico dell’isola).
Le misure previste riguardano solo le banche Laiki e Bank of
Cyprus. La Laiki
sarà prima divisa, bad bank e good bank, e quindi scomparirà. Gli asset buoni
finiranno nella Bank of Cyprus, così come la liquidità d'emergenza della Bce.
Gli altri istituti di credito non saranno toccati.
I depositi sotto i 100 mila euro della Laiki saranno
garantiti; quelli sopra i 100 mila subiranno prelievi che saranno decisi
durante il processo di liquidazione. Anche la Bank of Cyprus subirà perdite, ma non sarà
l'Eurogruppo a stabilirlo: lo farà nelle prossime settimane la troika, assieme
alle autorità cipriote.
L’isola,però, non è fuori dalle secche. Le misure prese in
materia di circolazione dei contanti sono inedite per l’Europa: non potranno essere prelevati più di cento euro
al giorno. Di fatto, nasce così un euro
di serie B, con diritti contingentati. La riapertura delle banche, prevista
domani, potrebbe slittare: l’attività agli sportelli potrebbe essere la miccia
di un’esplosione speculativa pesante. Senza contare il debito pubblico
cipriota, che, dopo quest’ondata di prestiti, tagli, ristrutturazioni, rischia
di diventare ingestibile. Tanto che la Commissione europea
già ne studia una ristrutturazione.
Nessun commento:
Posta un commento