Governo
dei Partiti, governo del Presidente, governo tecnico, governissimo,
governucolo: media che vai, formula che trovi. E (quasi) tutti quelli che sanno
di capirci bollano come una dabbenaggine alla Gervaso –quello dei Promessi
Sposi- l’idea di Bersani che, siccome lui e il Pd hanno avuto più voti degli
altri, tocca a lui e al Pd provarci per primi, a formare il governo. Non si può
-capisco io-, sostanzialmente perché Grillo non vuole, in attesa che si capisca
che cosa vogliono i grillini, sia come gruppo sia individualmente, ché, almeno
fino a ieri, venivano tutti trattati come borg etero-diretti.
Scusate se m’intrometto, io che dichiaratamente
so di non capirci –e do per scontato l’invito a continuare a occuparmi di
esteri, d’Europa e d’America-. Scusate, ma di che cosa stiamo parlando? Siamo
andati a votare –avevo capito- perché ‘basta con i governi tecnici’. E adesso,
perché Grillo o un grillino lo ipotizza, o lo scarta, stiamo subito a elucubrare di nuovo su
governi tecnici? Siamo andati a votare –avevo capito- perché ‘basta con i
banchieri al governo’. E, adesso, pensiamo subito a Passera?
Siamo andati a votare –io ho capito- per dire
la nostra e una maggioranza, relativa, risicata, insoddisfacente (per l’alleanza
Pd e Sel) ha detto Bersani premier. Dunque, la regola del gioco è che Bersani
ci provi, se non decide di passare la mano. Ci riuscirà, si brucerà, farà o non
farà così il gioco di questo o di quello, questa è un’altra storia.
Chi ha votato Bersani non l’ha certo fatto per
vederlo poi formare un’alleanza di governo con Berlusconi. E chi ha votato
Grillo non l’ha certo fatto per vedere l’Italia andare alla malora. Né nessuno
ha dato a Grillo o al M5S un diritto di veto sulle opzioni altrui,
democraticamente praticate. Mi viene il dubbio che, dietro come i media
raccontano queste giornate, ci sia il fatto che molti di noi giornalisti si
stiano facendo una verginità grillina. Come se l'erano fatta berlusconiana vent'anni
fa; comunista, anzi 'euro-comunista' o 'catto-comunista', quarantanni fa; e
democristiana sessant'anni fa: ogni generazione, la sua verginità. Perduta.
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