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venerdì 10 settembre 2010

Rom: Strasburgo boccia Francia per rimpatrii, chiede stop

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 10/09/2010

Il Parlamento europeo chiede che la Francia blocchi i rimpatrii dei rom e coinvolge l'Italia in una mozione che censura le politiche restrittive dei diritti umani degli immigrati. La risoluzione votata in plenaria esprime “grande preoccupazione per le misure di espulsione prese dalle autorità francesi e di altri Paesi verso i Rom e ne sollecita l’immediata sospensione”.

Il documento del centro-sinistra (Pse, liberaldemocratici, verdi e sinistra radicale) passa con 337 sì, 245 no e 51 astensioni. Il Ppe vota contro, in barba ai principi cristiani. Il riferimento all’Italia e' nelle premesse: si ricorda che “il ministro dell’Interno italiano ha annunciato l’intenzione di promuovere regole europee più restrittive sull’immigrazione e sulla libertà di movimento, in particolare per i rom”.

In concreto, non cambia nulla, perche' il voto di ieri vale solo come monito morale e non ha potere cogente. Ma non è proprio un buon momento, per il presidente Nicolas Sarkozy: contestato sulle piazze di Francia, per la riforma delle pensioni; braccato dalla magistratura, che fa perquisire la sede del suo partito; condannato da Strasburgo. E se poi dovesse risultare vera l’indiscrezione del Daily Mail, secondo cui Carla Bruni sara' 'tagliata' dal film di Woody Allen ‘Midnight in Paris’ (un'umiliazione per la Premiere Dame), il quadro sarebbe devastante. Ne' migliora l’umore il ‘mal comune mezzo gaudio’ di vedere l’Italia associata alla Francia nella denuncia degli europarlamentari.

Che il clima nell'Assemblea Ue fosse critico sull’atteggiamento della Francia e di altri Paesi contro i rom, lo si era capito martedì' dal discorso sullo stato dell’Unione del presidente della Commissione Jose' Manuel Barroso e dal successivo dibattito. La denuncia di Barroso delle venature di razzismo che affiorano nelle politiche di alcuni governi europei non ha messo l'Esecutivo al riparo delle critiche del Parlamento: Bruxelles s'e' mossa poco e tardi.

E, mercoledì, il governo di Parigi aveva dovuto chiedere spiegazioni al commissariato per i diritti umani del Consiglio d’Europa, che aveva fatto un parallelo tra la politica di Parigi sui Rom e quella dei nazisti.

Il voto di Strasburgo s’intrecciava, ieri, con lo scoop di Paris Match, confermato da fonti ufficiali, della perquisizione della sede dell’Ump a Parigi, nell’inchiesta su tangenti, o finanziamenti illeciti, dell’erede L’Oreal, Liliale Bettencourt, a politici, fra cui lo stesso Sarkozy. Segno che l’indagine va avanti

Come va avanti la mobilitazione contro la riforma delle pensioni: Sarkozy non fa marcia indietro sull’aumento progressivo dell’età pensionabile fino a 62 anni nel 2018. I sindacati, dopo lo sciopero di martedì, riuscito, indicono proteste il 23 settembre. Sarkozy non mostra rigidità assoluta e promette, ad esempio, attenzione ai lavori usuranti, ma ai sindacati non basta.

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