Scritto per Il Fatto Quotidiano del 13/04/2011
“Per fortuna che Silvio c’è”, cantilenavano in coro mature sostenitrici del Silvio Nazionale, lunedi’, fuori del Palazzo di Giustizia di Milano, in attesa che il loro eroe concludesse la sua comparsata davanti ai giudici e le gratificasse con uno show di qualunquismo. Ma c’è chi giura che, a intonare la nenia, ci fossero pure alcuni free-lance corrispondenti dall’Italia della stampa estera: senza Mr B, il loro lavoro sarebbe più monotono e, soprattutto, meno intenso. Questa volta, a meritarsi l’ironia generalizzata e neppure scandalizzata dei media stranieri, è l’affermazione del premier di avere dato 45 mila euro a Ruby “per evitarle di diventare una prostituta” (Times) e per consentirle di “mettere su un centro di estetica” (Guardian) e per “comprare attrezzatuire per la depilazione” (Telegraph). E se qualcuno avesse dubbi su una linea di difesa del genere, ecco la sua amica russa Raisa Skorkina dargli una mano: “Berlusconi è troppo attraente per dovere pagare per sesso”, assicura. Il resto sono cose trite: fango sui giudici e un’ampia auto-assoluzione da tutte le accuse (El Pais). E Le Figaro ed El Mundo, Le Monde e il WSJ, la Reuters e l’Ap scivolano per la stessa china. Quanto alla sostanza del processo che si celebrava lunedi’, e che non era quello di Ruby, nessuno ci bada: storie, noiose, di presunte frodi. Per fortuna che c’è Silvio, che brevetta il bunga bunga (Telegraph), mentre le ragazze dell’Olgettina lo fanno diventare un ‘hit’ (Times).
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