Scritto per Il Fatto Quotidiano del 12/04/2011
C’era una volta l’Italia che pensava in grande: le montagne di immondizie per le strade di Napoli (una storia che di tanto in tanto riaffiora, anche sulla stampa estera), il Colosseo ceduto ‘in affitto’ “al Cesare delle scarpe” (titolo del Times, ultimo di una lunga serie di articoli gogna per Mr B e trionfo per Diego Della Valle e il suo impero), la ri-distruzione di Pompei con i crolli in serie senza bisogno né di terremoti né di eruzioni. Fortuna che il Daily Mail, da giorni, ci racconta con impegno –in buona compagnia- un’Italia minore e curiosa, capace di ‘fare la cosa giusta’ nelle piccole cose (magari ne azzeccasse una in quelle che contano), Così, Capri si merita l’attenzione del quotidiano ‘gossipparo’ londinese, e pure del Times, non per l’affollamento della Piazzetta o il ‘caro barche’ per la Grotta Azzurra o l’inquinamento a vista delle acque, ma per la decisione del Comune di perseguire gli inzaccheratori della perla del Golfo: “L’isola delle vacanze del Mediterraneo userà banca dati Dna per individuare i padroni dei cani che non puliscono le cacche dei loro quadrupedi”. E sempre il Daily Mail, insieme questa volta alla crema della stampa americana, Cnn e WP, ci rende orgogliosi per la messa al bando italiana di Jersey Shore, serie americana di pessimo gusto, anzi proprio ‘trash’, alle cui riprese hotel e locali nostrani si sono coraggiosamente opposti (“invasione rinviata”, assicura il giornale, se non proprio definitivamente respinta).
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