Una donna (in più) fra i potenti della Terra e la messa al
bando, da parte dell’Onu, delle mutilazioni genitali femminili: se questo 20
dicembre 2012 dovesse mai essere l’ultimo giorno di questo Mondo –ma non ci
crede (quasi) nessuno, senza offesa ai Maya-, l’umanità finirebbe dopo avere
vissuto una giornata in rosa.
Una grande da seconda
fila - Park Geun-hye, la nuova presidente della Corea del Sud, la prima
nella storia del Paese, è una grande di seconda fila: non da G8, cioè, che non
c’è quasi più, ma da G20. La leader dei conservatori è una persona dal volto
duro e deciso ed ha, nella sua biografia,
una tara, essere la figlia dell’ultimo dittatore sudcoreano,
Park Chung-hee, che prese il potere con
un colpo di stato nel 1963 e lo mantenne fino a quando non fu
assassinato nel 1979.
La neo-presidente ha preso le distanze da suo padre sul
fronte della repressione del dissenso, ma ne gode la luce riflessa per il boom
economico che la Corea del Sud riconobbenell’era di Park, quando il Paese subì
una profonda trasformazione sociale e produttiva. Fra i suoi elettori, vi
sarebbero molti anziani nostalgici degli Anni Sessanta e Settanta.
La nuova presidente ha promesso, oggi, “una nuova era” per
la politica sud-coreana, tutta fondata sul binomio: “sicurezza forte e
diplomazia basata sulla fiducia”. Due pilastri di politica estera
apparentemente contraddittori: un linguaggio che voleva essere soprattutto
ascoltato nella regione, ovviamente a Pyongyang, la capitale della Corea del
Nord, ma anche a Pechino, Tokio e Washington.
Avanzamento
condizione femminile - A dare a questo 20 dicembre un’impronta storica d’avanzamento
della condizione femminile, è però soprattutto il voto con cui l'Assemblea
generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione contro le mutilazioni
genitali femminili. Il testo, che è il primo dedicato specificamente al tema, é
stato presentato dal gruppo dei Paesi africani con il sostegno dell'Italia, ed
è stato approvato per consenso, senza discussione ed emendamenti, a riprova dell'ampio
accordo politico intorno alla misura.
La risoluzione esorta gli Stati membri a condannare la pratica
a cui sono state sottoposte centinaia di milioni di giovani donne in tutto il
Mondo, ma anche a promuovere programmi ad hoc nel settore sociale ed educativo
per favorirne l'abbandono. "E' un
messaggio di speranza per milioni di bambine e ragazze", ha detto
l'ambasciatore Der Kogda, rappresentante permanente al palazzo di vetro del Burkina
Faso, tra i Paesi promotori. In Italia, unanimi le espressioni di soddisfazione:
della Farnesina, ma anche di esponenti politiche come Emma Bonino, da sempre in
prima linea in questa battaglia.
Dov’è Natale e dove
non ancora - Nel resto del Mondo, è già Natale in Puglia per le famiglie
dei due marò detenuti in India, sotto l’accusa di avere ucciso due pescatori
indiani scambiati per pirati: Massimiliano Latorre e Salvatore Girone hanno
ottenuto da una corte indiana una licenza ‘condizionata’ di due settimane e
l’autorizzazione a trascorrere in famiglia il Natale e le Feste. Fra le
condizioni, l’impegno a tornare a farsi processare in India. Non è invece
ancora Natale per la famiglia di Mario Belluomo, l’ingegnere catanese rapito
con due colleghi russi in Siria, per cui sarebbe stato chiesto un riscatto
superiore al mezzo milione di euro –lo dicono fonti di stampa russe, senza
ulteriori conferme-.
Il resto dell’attualità internazionale sono pillole: il presidente
russo Vladimir Putin se la prende con gli Usa, alla vigilia di un Vertice con
l’Ue –visti ed energia i temi principali-; la Catalogna, come la Scozia, si
prepara a un referendum sull’indipendenza –ma non è per domani-; il presidente
iracheno Jalal Talabani sarà curato in Germania, dopo essere stato vittima di
un ictus nei giorni scorsi; e, infine, Gerard Depardieu, in rotta con il suo
Paese, riceve addirittura un’offerta d’asilo dalla Russia, mentre il presidente
francese François Hollande è in missione in Algeria a cercare di fare affari
nella ex colonia.
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