P R O S S I M A M E N T E

Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore

venerdì 14 dicembre 2012

Ue: Vertice, per la stampa estera solo "un pigro calendario"

Scritto per l'Indro il 14/12/2012
A me, pareva che fosse stato un Vertice positivo. E, invece, leggo la stampa estera e mi accorgo che così non è stato perché i piani per il rafforzamento della zona euro procedono lentamente. Sarà che m’ero abituato che non procedessero affatto, dopo un filotto di riunioni dell’Ue senza decisioni, che l’accordo su modi e tempi dell’Unione bancaria e lo sblocco degli aiuti alla Grecia mi parevano già grasso che cola. Quanto alla stampa nostrana, è più concentrata –comprensibilmente- sui destini dell’Italia che su quelli dell’Europa: conta la preferenza espressa dal Ppe per Mario Monti, invece che per Silvio Berlusconi.
Certo, se uno nutriva, come der  Spiegel, grandi aspettative sarà rimasto deluso, perché il Vertice, pubblicizzato come l'occasione "per impostare il futuro corso della zona euro", ha in realtà rimandato a giugno –l’analisi è del Financial Times- le decisioni più significative e impegnative.
I leader dei 27 paesi dell'Unione europea, riuniti a Bruxelles per l'ultimo Vertice 2012, si sono accordati su quello che Spiegel Online definisce un "pigro calendario": le decisioni saranno prese non prima dell'estate 2013. "Essendo trascorse meno di 24 ore da quando i ministri delle finanze hanno compiuto un passo in avanti verso la creazione di un'unione bancaria nella zona euro – scrive FT, con una vena d'ironia – i capi di governo devono avere pensato che un progresso del genere fosse sufficiente per il momento e che ulteriori passi per l'integrazione della moneta unica potessero essere rimandati".
Dà una lettura più positiva, e quindi più simile alla mia, il Washington Post, che ha lo spettro largo dell’analisi americana e parla di “una buona settimana”, finalmente, per l’Unione europea, titolando: "L'Ue fa tripletta con Grecia, accordi sulle banche e Nobel per la Pace, ma le sfide restano".
In un loro documento, che resta sul tavolo, i presidenti delle principali istituzioni Ue (Van Rompuy, Consiglio; Barroso, Commissione; Juncker, Eurogruppo; Draghi, Bce) hanno già tratteggiato percorso e tappe: si parte dall’Unione bancaria; e si finirà con la piena integrazione finanziaria, sia sul fronte pubblico che su quello privato. Un risultato non trascurabile, se sarà conseguito ...

Nessun commento:

Posta un commento