Scritto per Il Fatto Quotidiano dello 06/02/2013
Tirava aria di fronda, ieri, ai Comuni. Ma
il vento dei diritti degli omosessuali che soffia all'Ovest è più forte: la
folata partita dagli Stati Uniti, con il discorso d’investitura di Barack Obama
rivolto a “fratelli e sorelle gay”, abbatte in Europa le frontiere politiche. Il
conservatore David Cameron raccoglie la sfida del socialista Francois Hollande
sui matrimoni omosessuali: mentre nell'Assemblea nazionale francese la legge che
riconosce parità di diritti alle coppie etero ed omo viaggia come un treno,
nonostante l’opposizione in piazza della destra tradizionalista e cattolica, il
premier britannico porta ai Comuni il suo progetto.
Una scommessa vinta: con 400 voti a favore
e 175 contrari, Westminster dà il primo via libera alla legge che autorizza i
matrimoni tra persone dello stesso sesso. Dicono sì laburisti e liberali e
oltre la metà dei conservatori –sono in tutto 303-. L’altra metà resta ancorata
al no.
Un gesto coraggioso, quello di Cameron,
contro una bella fetta del suo partito. E prima del dibattito tre ministri
chiave rivolgono un appello ai tories dissenzienti. William Hague (esteri), Theresa
May (Interno) e George Osborne (Finanze), in una lettera sul Daily Telegraph,
chiedono ai colleghi di partito ostili al progetto di cambiare idea. "Il
matrimonio è mutato negli anni – scrivono -. Crediamo che aprendolo alle coppie
dello stesso sesso l'istituzione si rafforzerà e non s’indebolirà".
La lettera prosegue con una frase del
premier Cameron: "Siamo a favore dei matrimoni gay non anche se siamo
conservatori, ma perché siamo conservatori". Come a dire che la difesa
delle libertà civili e individuali non è un patrimonio della sinistra, ma è pure
una bandiera della destra. Concetti che il leader tory riprende parlando ai
Comuni e in un’intervista alla Bbc: "La legge sui matrimoni omosessuali
–dice- renderà il nostro Paese più forte", è "un passo avanti per
tutta la nostra nazione".
Il leader laburista Ed Milliband è su
posizioni analoghe: “Questo è un giorno carico d’orgoglio … nella battaglia per l’uguaglianza in Gran Bretagna”.
Ai Comuni, la discussione si protrae fino
a sera. Il provvedimento, che assicura alle coppie omo gli stessi diritti delle
coppie etero nell'ambito del matrimonio, aveva in partenza i numeri per essere
approvato. Erano favorevoli i LibDem, alleati dei tories al governo, e i laburisti,
all'opposizione. Ma per Cameron un successo ottenuto contro una parte
consistente del suo partito potrebbe rivelarsi, a breve termine, una vittoria
di Pirro.
I matrimoni omosessuali paiono divenuti,
in questi giorni, la nuova frontiera della politica europea, nonostante non
manchino altri problemi economici e sociali sull’agenda dei leader, che
potrebbero pure sembrare più urgenti. Forse, conta il fatto che, constatata
l’incapacità o l’impossibilità d’affrontare
con esito positivo nell'immediato la crisi e la disoccupazione, s’è
guardato altrove. Ma, forse, conta pure l’acquisita condivisione dell’odiosità
di discriminazioni basate sulle inclinazioni sessuali, ora che nessuno discute
più l’inaccettabilità di quelle basate sul colore della pelle o sulla fede
religiosa.
mercoledì 6 febbraio 2013
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