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domenica 3 febbraio 2013

Francia: nozze gay, il sì di Parigi tira la volata a Cameron

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 03/02/2013

Il matrimonio omosessuale è stato ufficialmente approvato, ieri, a larga maggioranza, dall’Assemblea nazionale francese, malgrado la mobilitazione massiccia e persistente degli avversari della riforma, che ne temono conseguenze negative per la famiglia e la società.

François Hollande fa, in queste ore, il presidente di guerra nel Mali e, dopo Bamako, visita Timbuctu, città snodo di culture e di merci che truppe francesi e maliane hanno da poco ripreso ai guerriglieri jihadisti. Ma pure in assenza del presidente, il progetto politico e sociale di una Francia più solidale e più rispettosa dell’uguaglianza di diritti di tutti i suoi cittadini va avanti.

Ieri, i deputati, eccezionalmente riuniti nel fine settimana, hanno approvato l'articolo chiave del progetto di legge sul matrimonio e l'adozione anche da parte delle coppie omosessuali. L’articolo 1, che elimina l'esigenza di una differenza tra i sessi come condizione fondamentale per il diritto al matrimonio, è stato approvato con 249 voti a favore e 97 contrari.

La legge sul matrimonio per tutti è una delle principali promesse della campagna elettorale condotta la scorsa primavera dal socialista Hollande, come la ‘super tassa’ sui ‘super ricchi’, che è stata poi bloccata dalla Corte costituzionale, ma che ha almeno avuto il merito di fare sloggiare dalla Francia Gerard Depardieu e, forse, Brigitte Bardot (chè, se uno crede che la Russia di Putin possa essere meglio ci vada pure a vivere).

Dopo il voto di ieri, l'adozione della legge sul matrimonio delle coppie omosessuali e il diritto all’adozione è più vicina, anche se il dibattito durerà ancora diversi giorni,  nell’Assemblea nazionale, con gli oltre 5.000 emendamenti presentati dall'opposizione; e, dopo, ci sarò il passaggio al Senato.

Ma l’articolo 1 già adottato è determinante: esso sancisce che "il matrimonio è contratto tra due persone di sesso differente o di stesso sesso". Rispetto al codice civile napoleonico, che risale all’inizio del XIX Secolo, la differenza sta proprio e solo in quelle tre parole “di stesso sesso”.

La sinistra, che ha deciso di non replicare agli interventi dell'opposizione per non perdere tempo, ha votato compatta a favore. Mentre la destra e il centro si sono espressi contro. "Siamo felici e fieri di essere giunti a questo primo risultato", esulta il ministro della Giustizia Christiane Taubira, che ha presentato il testo. "Stabiliremo per ognuno di noi la libertà di poter scegliere la propria o il proprio partner per costruire un avvenire comune".

La destra non apprezza: "Il governo si impegna in una scelta di società che noi non vogliamo", afferma il deputato dell'Ump, Philippe Gosselin. "Oggi - continua - è il matrimonio e l'adozione; domani sarà la procreazione medicalmente assistita e la questione dell'utero in affitto", vietato in Francia. Come la Chiesa, la destra paventa che la Francia diventi "una Las Vegas" meta di "turismo matrimoniale" per le coppie omosessuali. Il nuovo testo, consentirà, infatti, a una coppia omosessuale straniera di sposarsi in Francia, anche se la legge del Paese d'origine glielo vieta.

E l’opposizione se la prende pure su recenti disposizioni governative per facilitare l’accesso alla nazionalità francese di bambini nati all'estero da una madre in affitto. Mentre i movimenti omosessuali si rallegrano della velocità con cui i cambiamenti avanzano.

Dopo la grande mobilitazione cattolica e conservatrice del mese scorso, che aveva portato centinaia di migliaia di persone a manifestare a Parigi, anche ieri circa 90 proteste contro la nuova legge si sono tenute davanti all'Assemblea Nazionale e in decine di città francesi, tra cui Nizza, Tolosa e Lione.

Sorprendentemente, l’iniziativa del presidente socialista francese potrebbe essere utile al premier conservatore britannico. Martedì, David Cameron dovrà infatti fare fronte a un'importante fronda nel partito conservatore quando presenterà ai Comuni un progetto di legge analogo a quello di Hollande. Secondo fonti di stampa, tra 130 e 200 deputati conservatori (su 303) sono contrari alle nozze omosessuali, di cui non s’è mai parlato finora a Westminster.

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